Calcio C, Caidi e gli errori da cancellare: "Ravenna, il playout ci serva da lezione"
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Sandro Camerani
Ha sudato freddo, Nebil Caidi, nonostante il grande caldo estivo. Il gigantesco difensore ha sudato freddo perché, pochi mesi dopo il ritorno a casa durante la scorsa stagione, nella squadra della sua città a lungo solo sfiorata in passato, ha rischiato di dover ripartire nuovamente, perché la retrocessione in serie D arrivata ai playout lo metteva in difficoltà e lo aveva svincolato al pari di tutta la rosa. Poi, per fortuna, è arrivata la riammissione e il ritorno ad una categoria a lui più consona.
Caidi, come ha vissuto l’estate prima della riammissione?
«Sicuramente è stata un’estate non facile e diversa da tutte quelle precedenti per me e non solo per me. Fortunatamente è arrivata poi la riammissione, il Ravenna ha ritrovato la C e siamo pronti a ricominciare, tutti con grande carica».
Quali errori rispetto alla passata stagione secondo lei andranno corretti?
«Ovviamente ci sono stati errori, perché a undici partite dalla fine ci siamo trovati quint’ultimi. Sono convinto che giocando fino alla fine ci saremmo salvati, comunque non dovremo ripetere gli errori commessi nel playout».
Quali sono le prime impressioni sul nuovo tecnico Magi?
«Mi sto trovando davvero molto bene sia con il nuovo allenatore che con il suo staff. Sono davvero tutti molto capaci. Lavoriamo con il sorriso e sempre con entusiasmo, che è il massimo per dimenticare la passata stagione».
La sua ex squadra Picerno è stata retrocessa per illecito. Conoscendo l’ambiente come hanno assorbito la decisione, secondo lei?
«Sono arrivato dopo i fatti che hanno portato all’illecito e debbo dire che la società che ho trovato era molto seria, a partire dal presidente che vive in America. Ho lasciato tanti amici lì e mi dispiace per loro che non avranno la possibilità di giocare ancora in serie C».