Calcio C, al Ravenna serve un altro miracolo: "Come un mese fa, non siamo morti"
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A questo punto non resta che sperare in un altro miracolo, che ripensandoci si era già configurato qualche settimana fa, proprio quando il Ravenna sembrava spacciato e sull’orlo del precipizio.
La sconfitta di misura (0-1, calcio di rigore di Buric) rimediata sabato scorso al Benelli contro il Legnago, nella gara di andata dei playout, obbliga i giallorossi a vincere con almeno due gol di scarto sabato prossimo allo stadio Sandrini. Se ciò non dovesse accadere, intorno alle 19.30 il Ravenna sprofonderà in serie D per la seconda volta consecutiva in meno di un anno, visto che anche nella scorsa stagione la squadra giallorossa perse gli spareggi-salvezza (contro il Fano) prima di essere riammessa tra i professionisti qualche mese dopo.
La bloccatissima sfida di andata contro il Legnago ha confermato alcune indicazioni della vigilia. La prima: in queste partite così importanti sono determinanti gli episodi, che al Benelli non hanno certo sorriso al Ravenna, incapace di segnare a porta praticamente vuota con Martignago e (soprattutto) Rocchi nel primo tempo (sullo 0-0) e trafitta su rigore nell’unico vero squillo degli ospiti in 90 minuti. La seconda: il Legnago è un avversario tosto, scorbutico, ben disposto in campo da Colella e sempre pericoloso, capace cioè di punire alla minima disattenzione concedendo il giusto. La terza: se in difesa, rispetto a qualche mese fa, il Ravenna ha alzato il muro e migliorato sensibilmente il proprio rendimento, in attacco il gol resta sempre un problema, soprattutto in questo tipo di partite. E sabato a Legnago, per non retrocedere, di gol il Ravenna ne dovrà segnare almeno due perché serve una vittoria con almeno due reti di scarto. Ecco, vincere 2-0 in trasferta (ma anche 3-1, 4-2 e via dicendo) non è proprio la specialità della casa per gli uomini di Colucci: in questo campionato è accaduto solo una volta, lo scorso 11 aprile, al Romeo Galli di Imola. Curiosamente quel successo, firmato da capitan Salvatore Papa (autore di una doppietta), è anche l’unico ottenuto lontano dal Benelli in questa travagliata stagione. Morale: per la salvezza serve qualcosa di doppiamente speciale.
«Ma io ripeto che non siamo ancora morti, come non lo eravamo un mese fa quando siamo riusciti a riprendere il filo dopo il 2-2 contro il Cesena e ad evitare ultimo posto e retrocessione diretta», ha dichiarato Leonardo Colucci. «Ci proveremo anche a Legnago, perché non è ancora finita. Dovremo essere bravi a portare gli episodi dalla nostra parte e a trasformare in gol le occasioni che ci capiteranno, un aspetto che al Benelli purtroppo non si è verificato. Se guardiamo all’aspetto caratteriale - ha concluso Colucci - forse questo gruppo non ha la forza per compiere un’impresa di questo tipo. Però lo si diceva anche un mese fa e sappiamo tutti come è andata, quindi ci proveremo fino alla fine della partita».