Calcio a 5, il Russi vola alto per la gioia del tecnico Bottacini: «Più forti degli infortuni, ora aspettiamo Macerata»
E’ un Russi che vola alto quello impegnato nel campionato di serie B e reduce dalla vittoria di misura, ma fondamentale, di sabato scorso contro il Buldog Lucrezia. A guidare i falchetti da un anno e poco più è Simone Bottacini, che nonostante gli impedimenti dovuti agli infortuni dei suoi giocatori «Non ci siamo mai allenati tutti insieme», ha avuto il merito di mettere in campo sempre una squadra competitiva, con annessi esordi e buoni rendimenti dai giovani ed ottenere ottimi risultati. Ad oggi infatti gli arancioneri sono secondi in classifica distanti solo un punto dalla capolista.
«Quando mi è stata affidata la squadra - ha detto Bottacini - sono state tracciate da subito le linee guida e una di queste è non fare mai venire meno il processo di maturazione sportiva e umana di questi ragazzi. Per noi ogni partita rappresenta non solo uno step da superare, ma soprattutto un momento di formazione proprio affrontando le difficoltà». In questo senso «La vittoria di sabato scorso ha un valore molto significativo nella crescita della squadra anche se purtroppo non conterà nulla senza una vittoria contro Macerata». Sabato pomeriggio infatti il Russi ospiterà la compagine marchigiana, probabilmente senza alcuni elementi come Spadoni e Babini. «Ad oggi la squadra non si è mai potuta nemmeno allenare una volta al completo, vicissitudini che fanno parte di una stagione e che nei gruppi come il nostro portano ancora più energia, e chiamano ad impegno e responsabilità gli altri giocatori». Un tema, quest’ultimo, che Bottacini conosce bene e da vicino visto che è anche uno dei selezionatori delle rappresentative regionali di calcio a 5 «la situazione a livello giovanile presenta innumerevoli disagi, c’è una mancanza totale e trasversale da parte dei ragazzi nel prendersi responsabilità ed impegni. Assistiamo annualmente tutti a cali di iscrizioni e difficoltà nel reclutamento che sono davvero preoccupanti ed allarmanti», dati questi a cui secondo il tecnico ravennate «Dobbiamo assolutamente prestare attenzione e proporre soluzioni efficaci: partendo dalle scuole con programmi adeguati all’interno delle ore scolastiche, organizzare corsi gratuiti, tornei tra le classi, tra gli istituti, puntare su istruttori e formatori con competenze sportive ma soprattutto generare un grande entusiasmo in tutte le espressioni sportive, perché l’energia è lo strumento più efficace per riattivare la loro apatia».