Calcio a 5, Hassane da Faenza a Cesena sognando la serie A: «Nessuno si aspettava di essere a -1 dalla capolista»
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I primi calci ad un pallone li ha tirati in un campo in erba. Ai piedi calzava scarpe con i tacchetti e aveva sufficienti qualità per meritare a 16 anni l’esordio tra i senior in Prima categoria con il Castel Bolognese. Poi i tornei estivi, le abitudini morigerate e la scoperta del pallone a rimbalzo controllato, dal quale non si è più separato. Storie di futsal e di pagine ancora tutte da scrivere per Abdelhak Hassane, 26 anni, faentino d’adozione e laterale con il vizio del gol in quel Cesena di serie A2 che a nove giornate dall’inizio del campionato si ritrova, da neopromossa, a lottare per la promozione nella massima categoria nazionale. Una favola per la Romagna, e per lo stesso Hassane: «Stiamo disputando un buon campionato, nessuno si sarebbe aspettato dopo 9 giornate che fossimo ancora imbattuti e un punto sotto alla capolista».
Sabato affronterete il Modena, in un derby dal sapore di casa. Al di là della gara, com’è disputare un campionato di serie A2 da neopromossa e trovarsi al vertice?
«Innanzitutto è un girone difficile, forse il più difficile dei 3. Poi per noi giocatori, per lo staff e per la società è una categoria nuova. Di certo è un campionato aperto. Per questo non sottovalutiamo nessuno e pensiamo ad una partita alla volta».
Che cosa distingue una società di serie A2 da una di categoria inferiore?
«Cesena è una realtà diversa da altre. L’ambiente ha voglia di fare e c’è grande organizzazione. C’è uno staff e un organico dirigenziale numericamente ampio e molto presente. Così noi (giocatori) pensiamo solo a giocare».
Oggi il movimento ravennate a che punto è?
«A buon punto, ma questo sport parte dai settori giovanili che purtroppo mancano ed è un peccato. Forse questa situazione è dovuta anche alla mancanza di obblighi specifici per le società (le società nazionali hanno l’obbligo di avere più squadre di settore giovanile, ndr)».
A proposito del tema. Quasi tutte le società di futsal ravennati dicono di voler intraprendere collaborazioni con le società calcistiche.
«Una collaborazione sarebbe auspicabile. Sicuramente con il doppio tesseramento si sono aperte delle porte. Tra l’altro al calcio servono giocatori con buona tecnica e il calcio a 5 in questo può aiutare. C’è anche il tema dei fondi e delle strutture. Probabilmente servono anche aiuti di questo tipo».
Anche il Marocco sta investendo in questa disciplina.
«Sì, e i risultati si iniziano già a vedere. Nel ranking Fifa siamo ottavi e con la maggior parte dei nazionali che giocano nella serie A marocchina».
Un occhio al campionato delle locali. In serie B il Russi è reduce dalla sconfitta di Corinaldo, ma nonostante ciò si trova al terzo posto in classifica e dista un punto dalla capolista.
«Ho seguito la partita in diretta streaming e conosco bene il difficilissimo campo di Corinaldo. Secondo me Russi è una squadra costruita per fare bene e sta disputando un ottimo campionato. Sicuramente alla fine della stagione la squadra sarà ancora tra le prime e lotterà per la promozione».
In serie C1 la Mernap Faenza ha avuto qualche battuta d’arresto ma la vittoria di sabato scorso (5-0) contro il Rimini potrebbe aver cacciato gli spettri. Il Bagnolo però corre veloce.
«Avevano frenato ma sono costruiti per vincere. Il Bagnolo ora è lontano ma sono convinto che la Mernap potrà disputare un buon campionato. Vincere aiuta a vincere».
In C2 il campionato si ferma per dare spazio alla coppa, in D il Bagnacavallo è a -3 dalla vetta, pesa la sconfitta con il Campanella.
«Un girone con 9 squadre (serie C2) è un campionato corto, vediamo la coppa. Il Bagnacavallo ha uno squadrone».