Brisighella, quattro «recondite armonie» alla Cava Marana
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Torneranno anche quest’anno, a partire già da giovedì 3 giugno alle 21.15, le «Recondite armonie alla cava Marana di Brisighella. Si tratta di quattro concerti, organizzati dalla scuola Sarti di Faenza in uno spazio di per sé già assolutamente suggestivo. La grande cava abbandonata nel 1976 presenta un ampio ambiente, prossimo peraltro a un laghetto naturale, nel quale è possibile ospitare molte persone e il luogo è anche dotato di un riverbero naturale degno di nota. I musicisti suonano con il laghetto alle spalle mentre il pubblico si accomoda nell’anfiteatro naturale circostante, su un centinaio di sedie ma anche in piedi e seduti, in un’atmosfera informale che però ha anche - per la peculiarità del luogo - qualche cosa di austero e sacrale.
Venerdì 3 la Sarti Big Band suonerà un programma fusion-jazz con musiche dei Weather Report e di Pat Metheny, mentre il 10 giugno il pianista Maurizio Mastrini accompagnato da un piccolo ensemble d’archi suonerà brani dal repertorio di Ennio Morricone. Il 17 giugno spazio al flautista Massimo Mercelli con il chitarrista Donato D’Antonio per una ricognizione nelle musiche di Ravi Shankar e Astor Piazzolla, mentre il 24 giugno a chiudere i concerti sarà il sassofonista e compositore faentino Marco Albonetti con la chitarra di Giulio Tampalini in musiche di Piazzolla e altri. La cava ha una temperatura interna di 16-18 gradi.