Brisighella, il centrosinistra tenta di riprendere il Comune con Naldoni sfidando l’uscente sindaco Pederzoli

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Riccardo Isola - Loris Naldoni, candidato della lista civica «Siamo Brisighella» sfida il sindaco uscente Massimiliano Pederzoli alle prossime comunale d’inizio giugno. Non è impresa semplice, visto anche il clima nazionale e il trend politico che si respira, ma la compagine d’opposizione non intende rimanere ferma dalla parte opposta de consiglio. Temi all’ordine del giorno sono investimenti, turismo, welfare e futuro dell’Unione con visioni che si possono definire profondamente e soprattutto politicamente distanti tra loro.
Alla luce dei cinque anni passati che bilancio può trarre della gestione del Comune?
Naldoni: «Il bilancio che traggo è condiviso dai cittadini del gruppo Siamo Brisighella. Ci sono stati gravi problemi, come la mancanza di supervisione nei lavori per la posa della fibra ottica, lasciando tutti senza connessione ultraveloce dopo sei anni. Inoltre, la progettazione turistica è stata miope, trascurando le eccellenze locali. Il sindaco non ha mai partecipato ai consigli dell’Unione della Romagna Faentina, e la sua assenza nelle frazioni è stata percepita come abbandono. Gli asfalti, spesso mal realizzati, mostrano già gravi cedimenti».
Pederzoli: «Pur con tutte le difficoltà incontrate, pandemia, crisi e ondate di maltempo dell’anno scorso non è mai mancato, e non mancherà di certo nei prossimi cinque anni, l’impegno e la dedizione amministrtiva per far cresecre Brisighella. Abbiamo diversi progetti, idee e slanci per quanto concerne temi fondamentali per la comunità come  turismo, ambiente, sviluppo e manutenzione infrastrutturale».
Quali interventi sono prioritari per proseguire nel percorso di ripresa nel post alluvione?
Naldoni: «È indispensabile un progetto complessivo per la manutenzione idraulica-forestale di fiumi, torrenti, versanti e vie di collegamento. È cruciale supportare le imprese danneggiate dall’alluvione, che ancora non riescono ad accedere ai fondi previsti. Serve una politica seria di lavori pubblici che coinvolga Comune, Regione, Provincia, Consorzi di bonifica e gestori di servizi su strade, ponti, acquedotti, linee elettriche e telefoniche».
Pederzoli: «Dobbiamo proseguire nel cambio di marcia che da cinque anni stiamo mettendo su uno dei problemi che abbiamo trovato completamente dimenticati dalle precedenti amministrazioni: la viabilità. Fino a ora sono circa una sessantina i chilometri di strade comunali ripristinate con un investimento di oltre 2,6 milioni di euro. Non basta e il nostro impegno sarà quello di proseguire su questo percorso. Sembra un discorso banale ma strade mantenuti e sicure aiutano l’economia, il commercio, il turismo. Efficentamento e riqualificazione energetica, messa in sicurezza del territorio post alluvione, ci sono quasi una quarantinadi interventi già programmati su frane che già inisitevano sul territorio e che nessuno aveva mai pensato di mettere in sicurezza».
Turismo, enogastronomia, vitalità del paese e tessuto commercial-artigianale sono fulcro dell’offerta di Brisighella, quali sono le proposte per i prossimi cinque anni?
Naldoni: «Turismo e agricoltura sono i pilastri della nostra economia. Dobbiamo rispondere alla domanda di “diversi turismi” con un’offerta competitiva e aggiornata. Comportarsi come una vera destinazione turistica significa rendere il turismo una risorsa benefica, distribuendo equamente la ricchezza generata su tutto il territorio e nell’arco dell’anno».
Pederzoli: «E’ un asset strategico e fondamentale per il futuro della comunità. Brisighella vive anche e molto di turismo, soprattutto slow, su questo abbiamo cercato di riportare una vitalità al borgo e non solo che da anni mancava. Continueremo a lavorare su questa dimensione.  Entro breve finalmente Brisighella avrà di nuovo la piscina, migliorata e qualificata con nuovi servizi. Stiamo seguendo la questione Terme, anche se come Comune noi possiamo fare veramente poco, sperando si possa riuscire finalmente a trovare una soluzione definitiva.
Welfare, sport, associazionismo in che modo sono al centro delle vostre idee di comunità solidale e partecipativa?
Naldoni: «Portare le persone e i loro bisogni al centro dell’attenzione è una necessità. Sosteniamo i cittadini delle frazioni in termini di trasporti, scuola, sanità e attività commerciali. È necessario aprirsi ai giovani, sostenere le associazioni e promuovere la cittadinanza attiva. Tornare a dialogare con il mondo della scuola è essenziale per creare una comunità educante. Il centro di Brisighella deve offrire servizi e ricchezza diffusa, con progetti di riqualificazione e infrastrutturali come una nuova piscina pubblica, un centro sportivo aggregativo, percorsi ciclo-pedonali protetti e il rilancio del complesso dell’Osservanza».
Pederzoli: «Dobbiamo continuare a favorire l’inversione di tendenza rispetto allo spopolamento. Dobbiamo puntare sui giovani e rendere Brisighella un posto dove poter non solo rimanere ma venire a vivere e lavorare. Per questo il tessuto associazionistico, sportivo, di volontariato è fondamentale. poi ci sono i servizi per le famiglie, per i bamini e per le persone anziane. Non dobbiamo guardare solo al centro e al borgo ma anche alle frazioni, presidi naturali di un territorio che sta attraversando una fase molto comlicata. Abbiamo investito e continueremo a investire per dare risposte alle esigenze delle famiglie e delle persone».
Brisighella e l’Unione, un rapporto non sempre sereno, cosa è necessario per proseguire in un percorso di potenziamento?
Naldoni: «Brisighella ha bisogno dell’Unione e viceversa. Dobbiamo diventare protagonisti all’interno dell’Unione della Romagna Faentina, dato che la maggior parte dei finanziamenti e progetti complessi passa attraverso l’Unione. È necessario stabilire rapporti stretti con il Comune di Marradi per politiche di vallata e cooperare concretamente con tutti i Comuni della collina».
Pederzoli: «Questo ente di secondo livello ha dimostrato come di lavoro da fare, per come lo conosciamo oggi, ce n’è ancora tanto. Deve essere una risorsa per tutti i Comuni e i territori e non solo un’organizzazione razionalizzante della dimensione amministrativa».

 
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