Bologna, il 15 novembre ha aperto Fico, ecco la Romagna del gusto presente

Romagna | 16 Novembre 2017 Le vie del gusto
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Ce n'è per tutti i gusti. Dagli amanti dello street food tradizionale e innovativo a quelli più interessati ad un immersione qualitativa nell’identità del made in Italy enogastronomico. Dalla pizza agli arrosticini passando per la piadina, il pesce, i formaggi, le carni, ed ancora vino, cioccolato, sport, educazione e divertimento. Senza dimenticare però un aspetto non secondario: il grande mercato dell’eccellenza italiana. Un’offerta eterogenea e diversificata che dal 15 novembre, grazie a Fico – Fabbrica Italiana Contadina  ha aperto nel cuore dell’Emilia Romagna, a Bologna, in uno spazio gigante (100 mila metri quadrati di superficie) nell’area dell’ex Caab. In questa Disneyland del gusto, per come le ha chiamata lo stesso ideatore Oscar Farinetti, c’è una delle migliori rappresentazioni di quello che lèItalia sa offrire. Un Bignami vivente e vivace delle produzioni e della cultura di qualità da riversare sulle tavole di tutto il mondo. I numeri parco dei divertimenti dell’agroalimentare sono impressionanti (vedi box).

Il vino ufficiale di Cevico

Sicuramente tra le più importanti e qualificanti presenze, per la Romagna, è quella del gruppo Cevico. La cooperativa lughese, infatti, è stata scelta per offrire ai 6 milioni di visitatori, questo è l’obiettivo dichiarato dagli ideatori,i due vini ufficiali di Fico. Due blend, il Fico Rosso (Sangiovese e Syrah) e Fico bianco (Trebbiano e Greco), che porteranno il. Nello spazio dedicato alla fabbrica del vino (area 140 - Cantina) Cevico ha realizzato una vera e propria micro linea di imbottigliamento. Questa servirà non solo a scopo dimostrativo e formativo ma anche e soprattutto a imbottigliare in tempo reale, tramite bag-in-box, i due vini ufficiali di Fico. Inoltre numerosi i prodotti in bottiglia presenti sugli scaffali della Cantina di Terre di Cevico pronte a volare sulle tavole di tutto il mondo.

Un pizzico di sale

Anche il sale dolce di Cervia è presente. Nello stand 173 viene racconta la storia del sale, con grandi immagini dedicate alle saline, alla storia e alle tradizioni oltre che al mare e alla spiaggia. Non mancano ovviamente materiali promozionali della città, oltre ad un programma di attività di animazione, collegate all’Ecomuseo del sale e del mare.

Lo chef Mantovani per Eurovo

Oltre alla fabbrica dedicata alla produzione della materia prima e realizzata dalla stessa Eurovo, c’è anche della faentinità in quel di Bologna. Lo chef Fabrizio Mantovani, infatti, è stato chiamato a curare i contenuti gastronomici offerti nella Locanda dell’uovo esclusivamente plasmata attorno all’utilizzo dei tuorli e albumi firmati dal gruppo leader in Italia. Un ristorantino-bistrot in cui la creatività fantasiosa dello chef si plasma in menù e offerte gastronomiche capaci di valorizzare un ingrediente storicamente fondamentale della dieta mediterraneo-italiana.

Il Campese firmato Amadori

Nel parco agroalimentare scorrazza anche il pollo Campese. Allevato all’aperto senza uso di antibiotici sarà offerto nel chiosco Amadori insieme a tanti prodotti sfiziosi e costruiti in chiave gourmet. Non mancheranno anche percorsi educativi e di intrattenimento, per scoprire la filiera avicola e la bontà delle carni bianche.

Il beach firmato Fantini

Ad aggiungersi alla filosofia del «buono, pulito e giusto» non poteva mancare anche il sano. A dare corpo a questa impostazione di Fico c’è il Fantini club di Cervia. Lo stabilimento balneare, infatti, ha allestito due campi da beach tennis e racchettoni proprio al centro dell’area espositiva bolognese.

Lo street food romagnolo

Tra i simboli della Romagna presenti nel megastore bolognese c’è anche la piadina. Realizzata da «I piadinari» di Riccione, in un tipico chiosco sarà possibile ai visitatori di degustare e acquistare questo antico e semplice simbolo dello street food tradizionale.

Spazi a misura di bambino             

Non ha a che fare direttamente con il food ma un altra presenza «romagnola» è quella che ha visto la realizzazione della«Agribottega dei bambini» gestita da Cadiai. Il giovane architetto Marco Filippucci, bolognese di nascita ma casolano di adozione, è infatti uno dei progettisti del nuovo campo sportivo, assieme al suo studio «Rp» ha realizzato la progettazione del contenitore pedagogico e ricreativo dedicato ai piccoli «Ficovisiatori».

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