Bertinoro, aggredita da un amico che stava tentando il suicidio. Lei è attiva nel centrodestra romagnolo.
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Le ha telefonato dicendo che si sentiva male e che voleva andare in ospedale, ma quando la sua amica è arrivata per aiutarlo l'ha presa a martellate. E' successo all'alba dell'11 aprile a Bertinoro, in un casolare immerso nella vegetazione dove vive il 73enne Nevio Canonici, insegnante in pensione che, dopo aver telefonato all'amica Maria Clara Sbrendola, 74enne residente a Lido Adriano l'ha aspettata fuori da casa e, appena arrivata l'ha aggredita colpendola più volte alla testa per poi cospargerla d'alcol. La donna è riuscita a rifugiarsi da una vicina e lanciare l'allarme. Pare che l'uomo che dopo aver aggredito l'amica s'è inflitto una coltellata all'addome e ha dato fuoco alla sua abitazione, volesse suicidarsi e forse la furia omicida è scattata quando lei, capito ciò che stava facendo, ha cercato di dissuaderlo. Lui è stato portato al Bufalini in codice di massima gravità, operato e poi ricoverato in terapia intensiva mentre lei all'ospedale di Forlì con diverse lesioni al capo e alle mani. Entrambi, fortunatamente, non sono in pericolo di vita. La 74enne è un' attivista della Lega Nord ravennate e il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone ha scritto un post sui social per augurarle una pronta guarigione. «La nostra carissima amica Clara si è trovata coinvolta suo malgrado in un problematico fatto di cronaca. Accorsa in aiuto a una persona amica in uno stato di profondo disagio psichico che l’avrebbe contattata telefonicamente chiedendone l’aiuto, è diventata purtroppo la vittima della situazione via via degenerata. Fortunatamente la sua prontezza di spirito e il suo noto coraggio le hanno consentito di mettersi al sicuro, pur avendo subìto i gesti sconsiderati di questa persona. Carissima Clara, ti abbracciamo fortissimo: come sempre ammiriamo la tua generosità e il tuo altruismo che non sono mai mancati in ogni momento della tua vita. Clara, la tua famiglia leghista ti aspetta più carica di sempre. Sarai tu a raccontarci, se lo vorrai, questa disavventura che, lo crediamo, ti renderà più forte che mai. Per ora, da veri amici, siamo certi che servano il massimo riserbo e la dovuta riservatezza, qualità che ti appartengono, per poter guarire da questa brutta storia. A prestissimo, Clara!».