Basket, intervista a coach Lotesoriere: «Dall’esclusione di Ferrara agli ultimi 5 minuti con Cremona: OraSì, una retrocessione amara ma io sono pronto a ricominciare»
Riccardo Sabadini
La stagione 2022-2023 ha regalato ai tifosi giallorossi l’epilogo più amaro, quello che tutti dall’inizio dell’anno speravano di evitare, la retrocessione in B dopo dieci anni disputati ad altissimo livello. Una stagione nata male, con il disimpegno in estate del presidente Roberto Vianello dopo anni di sacrifici economici e un budget ristretto che ha costretto Bottaro e Lotesoriere a comporre un roster sicuramente debole per la categoria. Ed è proprio con l’allenatore pugliese dell’OraSì che andiamo a fare un bilancio della stagione andata in archivio.
Coach Lotesoriere, la stagione si è chiusa nel peggiore dei modi.
«Conoscevamo tutti molto bene i presupposti di partenza, per cui non è stata una sorpresa il fatto di dover fare le nozze con i fichi secchi ed era una condizione che, sia Giorgio quando si è ripreso la patata bollente, che io quando ho firmato il contratto abbiamo sposato ed accettato. L’impatto iniziale non è stato dei migliori sia perché alcuni ragazzi su cui avevamo puntato forte erano in realtà più indietro rispetto alle aspettative di entrata, sia perché avere tanti giovani tutti insieme non è facile e può succedere di incontrare difficoltà. Il tutto è stato poi aggravato dal fatto che è completamente mancato l’apporto del secondo straniero che insieme a Musso ed Anthony doveva essere una base a livello di prestazioni e atteggiamento ed invece si è rivelata una scelta infelice».
Ad un certo punto sembravate aver imboccato la strada giusta.
«Finalmente, ad un certo punto, siamo riusciti ad inserire Oxilia che, pur non essendo in grande condizione, ha dato subito in spogliatoio un esempio di atteggiamento e professionalità e abbiamo sostituito Lewis con Vrankic ed infatti a gennaio abbiamo cambiato marcia, siamo riusciti a raddrizzare una stagione fin lì deludente, sia grazie ai rinforzi, sia grazie alla crescita dei giovani».
Poi è arrivata la mazzata dell’esclusione di Ferrara e lì qualcosa inevitabilmente si è rotto
«L’esclusione dal campionato di Ferrara è stata una mazzata sotto tre punti di vista: il primo è che ci sono stati tolti 4 punti che avevamo conquistato sul campo e questo ci ha impedito, nelle ultime due giornate, di lottare per il nono posto che avevamo agganciato vincendo a Mantova. Il secondo aspetto è che, qualora non avessimo centrato la salvezza diretta, ci è stata negata la possibilità di portarci dietro 4 punti nel girone Salvezza. Ultimo ma non meno significativo aspetto è il fatto che tutte le squadre del girone Salvezza hanno attinto proprio da Ferrara per rinforzare i loro roster mentre noi non abbiamo avuto possibilità di farlo. Il karma ha deciso di punirci perché Amici è stato decisivo nel match di ritorno contro la Juvi Cremona e Tassone ci ha messo cinque triple nella sfida cruciale contro Rieti: oltre il danno, pure la beffa, venire punito da giocatori che, in linea teorica, non dovevano essere lì in quel momento. Nella seconda fase abbiamo sbagliato solo gli ultimi cinque minuti della partita casalinga con Cremona che è stato poi il peccato originale che ci siamo portati dietro fino alla fine, abbiamo provato a reagire ma poi si è infortunato anche Vrankic. Ripeto, tolto gli ultimi minuti in casa con Cremona ed il secondo tempo di Cremona, a livello di atteggiamento, di voglia di lottare non posso dire niente della squadra».
Ma davvero, dopo l’esclusione di Ferrara, non c’è stata la possibilità di rinforzarvi?
«La società è stata molto seria, io pur essendo conscio del fatto che non c’era la possibilità di ingaggiare nessuno, ho provato a chiedere ma la dirigenza ha preferito operare nell’ambito della correttezza, pagando regolarmente i propri collaboratori piuttosto che esporsi su una disponibilità che fisicamente non c’era».
C’è qualche giocatore che l’ha delusa particolarmente?
«Non posso parlare di delusione per quel che riguarda i miei giocatori: l’unico che mi ha veramente deluso è stato Lewis; non appena c’è stata la possibilità lo abbiamo sostituito».
Quale sarà il suo futuro? Ha un altro anno di contratto con il Basket Ravenna.
«La società al momento non mi ha detto niente di ufficiale, io ho un altro anno di contratto e naturalmente sono a disposizione, Giorgio Bottaro illustrerà presto quello che succederà nel futuro. La mia idea è quella di sedermi al tavolo e capire quali sono le prospettive e la progettualità: quest’anno sapevo bene che si sarebbe navigato a vista, se avessimo centrato la salvezza avremmo messo determinate basi e le avremmo portate avanti, altrimenti avremmo dovuto rivedere tutto quanto. Sono comunque disponibile ad ascoltare quali sono le idee della proprietà, per capire se vorrà ripartire dalla B o farà altre scelte».