Basket, il parere dei tre esperti: "L’OraSì avrebbe meritato la promozione sul campo"

Stefano Pece
Non è stata ancora approvata in via definitiva la scelta della LBA di promuovere Torino quale diciottesima squadra di serie A, tuttavia il dibattito in merito non si è ancora placato, con il Basket Ravenna che resta della partita, anche se nella graduatoria provvisoria ci sarebbero altre squadre davanti ai giallorossi. Tre grandi protagonisti della palla a spicchi nazionale che hanno conosciuto da vicino Ravenna esprimono il proprio parere sulla vicenda. Si tratta di Gabriele Ceccarelli, Cedro Galli e Stefano Pillastrini, tutti concordi nell’affermare che Ravenna quella serie A avrebbe potuto raggiungerla sul campo.

GABRIELE CECCARELLI
«Sui criteri decisi dalla Lega non mi esprimo perché non ho la competenza per metterli in discussione. Credo che l’atteggiamento del Basket Ravenna sia basato sul fatto che, avendo più vittorie di Torino, per una questione di giustizia sportiva pensava di avere almeno gli stessi diritti dei piemontesi di essere ripescato», questo il pensiero di Ceccarelli. «Magari prima si potevano fare le regole, capendo in quanti avrebbero rinunciato e poi eventualmente fare le considerazioni in merito ai ripescaggi - afferma ancora -. Forse si sarebbero evitate queste polemiche». Ceccarelli prosegue: «Se invece vogliamo parlare solo del campo, Ravenna ha dimostrato di essere nettamente la squadra più forte del girone Est. A Ovest si è vista più bagarre, con le piemontesi che l’hanno fatta da padrone superandosi a vicenda più volte, ma a Est Ravenna ha fatto il vuoto. In questo è stata complice anche la stagione balbettante delle big three Verona, Udine e Forlì, ma i giallorossi sono stati i più solidi». Sarebbe sbagliato però fermarsi all’analisi della sola regular season poiché i playoff fanno sempre storia a sé. «Credo che ai playoff Torino sarebbe venuta fuori - commenta Ceccarelli -. Per profondità del roster e talento non era seconda a nessuno, tuttavia anche squadre come Verona sarebbero tornate in gioco. Ravenna invece mi era sembrata un po’ stanca alla fine».

«CEDRO» GALLI
Galli invece punta l’indice sulla prossima serie A che è ben lontana dall’avere trovato la propria composizione definitiva: «Vedendo quello che sta succedendo, con Roma, Cremona e altre che faranno molta fatica a continuare, mi è sembrata una decisione piuttosto affrettata quella della LBA. Ma da allenatore non mi intendo dei criteri scelti». Il campo invece parla chiaro. «Per quello che ha fatto vedere, Ravenna meritava sicuramente la promozione poiché l’80% del campionato era stato disputato e la squadra era rimasta sempre al primo posto», questa l’opinione di Cedro Galli. «Da tifoso spero che la società possa trovare la migliore collocazione e mi auguro che prosegua a lavorare seriamente come ha sempre fatto. E se venisse in serie A mi farebbe ulteriormente piacere perché sarebbe una trasferta vicina».

STEFANO PILLASTRINI
«Ravenna meritava la promozione come la meritava Torino poiché entrambe avevano fatto un grande campionato ed erano in cima alla classifica nei rispettivi gironi. Quindi per quello che si è visto sul campo dico che sarebbe stato giusto». Tuttavia secondo il tecnico di Ferrara sono molte di più le variabili da considerare in questo momento oltre al merito sportivo: «Mi sembra che il taglio della Lega sia quello di privilegiare le grandi città - conclude Pillastrini -. In un momento come questo mi sembra che il titolo sportivo non rivesta più la stessa importanza di prima: oggi la solidità economica, il bacino di utenza, il seguito, le strutture e l’organizzazione hanno un ruolo più preponderante».