Basket B Supercoppa, i Blacks Faenza debuttano domenica sera al Cattani contro i Tigers: «Una bella verifica»

Adelante, con juicio. Ovvero, andiamo avanti, dritti verso la nostra meta, ma restiamo giudiziosi. La celebre locuzione dei Promessi Sposi potrebbe ben sunteggiare il pensiero di Andrea Baccarini, general manager dei Blacks Faenza, al via della nuova stagione agonistica. Similmente al Gran Cancelliere dipinto da Manzoni, il deus ex machina del mercato neroverde chiede che la sua carrozza proceda con saggezza in mezzo ad una selva di avversari in tumulto. La stagione si presenta delicata, con la riforma ad animare le squadre per accaparrarsi la qualificazione alla nuova «B d’eccellenza» e un nugolo di primattrici che vorranno provare l’assalto alla A2. Prima del campionato, però, si comincia a saggiare la consistenza dei collettivi nell’ormai classica Supercoppa di categoria. Che per i manfredi è appuntamento di prestigio, dal momento che ne rivestono il ruolo di detentori, dopo lo sciccoso trionfo della scorsa annata.
Baccarini, che tipo di sensazioni vi accompagnano in questo preludio?
«Ottime, perché siamo ripartiti con l’idea di fondo di dare continuità al lavoro svolto nella scorsa stagione, e perché vedo che i ragazzi lavorano bene. I nuovi si sono inseriti con la massima facilità in un gruppo già consolidato, e questo è importante, perché nell’ottica di voler puntare ad uno dei primi quattro posti del girone sarà importante allacciare le cinture e partire bene».
Che mercato avete affrontato per costruire la rosa di questa stagione?
«Non abbiamo avuto troppe difficoltà, perché l’intento di dirigenza e staff tecnico era convergente sulla scelta di confermare quanti più elementi possibili. Abbiamo dovuto salutare Reale perché ambiva ad una categoria superiore e sacrificare Ballabio, che è stato prezioso e che ringraziamo, per una scelta tecnica, ed abbiamo puntato presto sui nostri obiettivi, riuscendo a raggiungerli. Siamo contenti di avere con noi degli under di qualità come Bandini, che abbiamo seguito tutto l’anno, Voltolini, che ha già esperienza e minutaggio in categoria e Nkot Nkot, che ha mostrato grande disponibilità a crescere, mentre Pastore è un giocatore affermato».
Bisognava scegliere se risparmiare ed accettare una sorta di retrocessione, che coinvolgerà addirittura la metà delle partecipanti, o provare a puntare tutto sul bersaglio grosso. Avete deciso di propendere per la seconda opzione. Cosa vi ha spinti a questa scelta?
«Si sono create le condizioni giuste per farlo. La riforma ha creato una spaccatura e si rischia un campionato a due velocità. In realtà, quando si scende in campo, le partite non sono mai scontate. Pertanto, bisogna calarsi con la massima umiltà sul parquet e verificare il rapporto di forze».
L’arrivo di un nuovo sponsor principale vi ha dato una linfa vitale.
«Si tratta di un passaggio fondamentale, se si vogliono alimentare ambizioni. Blacks è un marchio che ci sostiene dal primo anno in Serie B, i loro dirigenti sono seri ed appassionati, siamo felici che ci sia comunità d’intenti e che potremo portare il loro nome in giro per l’Italia come eccellenza del nostro territorio».
Il campionato è alle porte, ma prima arriva l’impegno della Supercoppa, alla quale approcciate da detentori.
«Questa manifestazione è lo spauracchio dei preparatori, perché è una fiammata di due settimane, in cui si potrebbero stipare sei partite. La prendiamo come un torneo precampionato, ma quando si allacciano le scarpe nessuno ci sta a perdere».