Basket B, sarà un recupero-chiave per la Rekico: "Chiusi è la squadra più talentuosa"
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Valerio Roila
«O Capitano! Mio Capitano!». Ci sarebbe da alzarsi in piedi sui banchi, come nell’epica pellicola di Peter Weir, «L’attimo fuggente», o magari sugli spalti del PalaCattani, se si potesse, in barba alle porte chiuse, con le parole della poesia di Walt Whitman, per le ultime prestazioni di Marco Petrucci. Tra gli attori principali della recita corale da Oscar compiuta a San Miniato, ci sono proprio i muscoli mostrati dal capitano: 23 punti, con 5/6 dall’arco e 5 rimbalzi, che rimpolpano le cifre personali della seconda fase dell’ala toscana (12,6 medi col 43% da tre). Il quale ha ormai cancellato sia il ricordo dell’infortunio pre-stagionale che i problemi derivanti dallo stop agonistico per il focolaio di Covid: «Sto meglio fisicamente - certifica lui - e questo aiuta ad avere migliori performance. Poi grazie al contributo dei compagni, riesco a trovare tiri aperti, a più alta percentuale. Ma ho ancora tanto da lavorare per arrivare al top della forma». Sei vinte su sette nella seconda fase, in cui siete riusciti a far sembrare piccole alcune avversarie la cui forza è dimostrata poi dai risultati conseguite con le altre del girone. Qual è il vostro segreto? «Credo che il merito principale sia tutto della difesa di squadra. Anche a San Miniato siamo riusciti a imbrigliare i nostri avversari con la retroguardia, lasciando loro solo qualche break. Poi abbiamo trovato buone soluzioni in attacco e siamo riusciti a staccarli». Anche questa impresa però non vi ha permesso di scalare la classifica ed ora davanti a voi c’è il recupero con la fortissima Chiusi, questo sabato, che diventa uno spartiacque importante: vincendo avrete la possibilità di chiudere in una posizione di classifica che vi permetterebbe di avere il fattore campo a favore nel primo turno playoff, ma una sconfitta vi terrebbe ancorati al sesto posto. Come si affrontano match così delicati? «Sappiamo sarà durissima, penso che loro siano la squadra con più talento dell’intera categoria. Sarà importante rimanere concentrati per 40 minuti e difendere anche meglio di come abbiamo fatto nelle ultime uscite». Ha già dato uno sguardo alle possibili avversarie playoff? «Con questa classifica così corta non sappiamo dove guardare. Di certo le papabili sono tutte molto competitive. Certo sarebbe divertente ritrovare un ex compagno di squadra come Klyuchnyk (Cremona, ndr) o un caro amico come Drocker (Crema, ndr)». Nei playoff assisteremo ancora a tante sorprese o c’è una squadra in particolare davanti alle altre e che non può fallire la promozione? «Il Covid ha mischiato un po’ le carte e continua a creare incognite. Molto dipenderà da come le squadre riusciranno ad arrivare preparate in questa fase, ma vedo Chiusi avanti su tutte, poi Livorno, Piacenza ed Agrigento. Ma c’è grande equilibrio, quindi mai dire mai».