Basket B, Raggisolaris verso il debutto con una carica speciale: «Siamo pronti, la Supercoppa non ci ha cambiati»

Romagna | 30 Settembre 2021 Sport
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Valerio Roila
Un inizio da re. Parte domenica il campionato dei Raggisolaris, e comincia già con un alloro in testa, quello della Supercoppa di categoria conquistata a sorpresa, dopo due «triplette»: la prima, in otto giorni, per vincere il girone, la seconda, in soli tre giorni, nella Final Eight nazionale di Lignano Sabbiadoro. Un trionfo inatteso, impronosticabile, per una squadra così rinnovata ma capace di assimilare in poco più di un mese di lavoro i concetti base del tipo di pallacanestro proposta da coach Serra e di compattarsi verso l’obiettivo. Straordinariamente intensa in difesa (concessi meno di 60 punti a cinque delle sei avversarie, solo Vigevano in semifinale è arrivata oltre, fermandosi comunque a 69), arroccata su non infiniti ma chirurgici punti di forza in attacco, Faenza ha sorpreso anche per capacità di gestirsi con la situazione falli e sontuosa lucidità nei momenti topici delle partite, cinque delle quali vinte al fotofinish. Con Cividale, sulla carta la rivale più dura, in finale, è stato invece addirittura largo successo, in cui i neroverdi hanno tirato fuori doti di autorevolezza e caparbietà, resistendo al momento di difficoltà, in cui i rivali erano rientrati da un -25 con un break di 16-0. L’apoteosi è stata completata dai premi individuali, col titolo di miglior giocatore della manifestazione consegnato a Giovanni Poggi, il «pistolero», ovvero top scorer di squadra, a Giacomo Siberna e con il quintetto ideale che annoverava ben tre manfredi: i due suddetti più il play Reale. Domenica il trofeo finirà in bacheca, e comincerà la lunga cavalcata dalla serie B, con l’arrivo al PalaCattani di quell’Ancona eliminata dai Raggisolaris nei quarti di finale di Supercoppa.
Giovanni Poggi, avete sovvertito ogni pronostico, riuscendo a superare ad ogni partita un’asticella più alta. Come avete fatto?
«Molto deriva dalla compattezza del gruppo. Sembra strano che siamo assieme da solo un mese. Raramente ho fatto parte di un gruppo così unito e forte mentalmente già dalle prime uscite. Siamo riusciti a compattarci nelle difficoltà, come nel momento dell’infortunio occorso a Vico o quando ci siamo trovati sotto di 13 o di 15 punti, come in semifinale o nei quarti. L’abbiamo fatto giocando con calma e razionalità, e con grande spirito di sacrificio, non facendo mai mancare l’intensità difensiva». 
Il rovescio della medaglia può essere un aumento delle aspettative e della pressione, e che ora sarete gli osservati speciali del campionato, e non potrete contare più sull’effetto sorpresa?
«Può darsi che qualcuno ci veda ora come la squadra da battere, e che ci affronti con più attenzione e meno superficialità. Noi, a prescindere da tutto ciò, rimaniamo coi piedi ben piantati a terra ed affronteremo tutte le partite con lo stesso spirito».
Ha citato la compattezza, di cui avete dato dimostrazione, nonostante la squadra sia rinnovata per otto decimi. Sembra si sia formata un’alchimia speciale all’interno del gruppo.
«Fa piacere che si noti anche dall’esterno, in effetti si è creata in modo naturale un’atmosfera ideale, anche grazie all’opera dello staff tecnico. Siamo tutti bravi ragazzi, professionali, disposti a lavorare per disputare una buona stagione. Siamo solo all’inizio ma intanto ci godiamo questo trofeo, senza per questo smettere di lavorare».
Le sue prestazioni le sono valse il titolo di Mvp della manifestazione. Se lo aspettava? 
«Certamente no, anche se alla fine ci speravo. È frutto del fatto che sono contento di stare in questa città ed in questa squadra, mi alleno duramente e so che il lavoro paga sempre. Ho avuto qualche dispiacere sportivi negli ultimi anni, e questo premio è per me una piccola rivincita, che è arrivata grazie all’apporto dei ragazzi e dello staff».
Come vede il girone che vi apprestate ad affrontare, a partire dall’esordio di domenica al PalaCattani con Ancona? Chi vede come favorite per la promozione e quale ruolo potranno avere i Raggisolaris?
«Il nostro raggruppamento è molto complicato, ci sono tante squadre ben costruite che puntano ad un campionato di vertice come Rimini, le due reatine, Roseto e la stessa Ancona che affronteremo al debutto. Vedo pertanto molto equilibrio e non sarà semplice riuscire ad arrivare in alto. Noi per ora non ci diamo obiettivi. Sarà banale dirlo, ma non guardiamo oltre la prossima partita, puntando a migliorarci giorno dopo giorno».
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