Basket B playoff, i Raggisolaris Faenza e l'effetto Cattani: «Saranno decisivi i dettagli»
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Valerio Roila
Uno a uno e palla al centro. Questo l’esito dei primi due match disputati al PalaColombo di Ruvo, che ha visto i Raggisolaris «strappare il servizio», ovvero il fattore campo, ai rivali, alla vigilia dei due incontri da disputare al PalaCattani. Una serie che si è rivelata avvincente ed incerta, a dispetto della situazione di classifica della stagione regolare (seconda contro settima). E d’altronde, che il girone C, quello nel quale era inserita Faenza, fosse più competitivo rispetto al D, dal quale provengono i pugliesi, se non bastavano le evidenze sulla carta, lo ha dimostrato il campo: nelle partite delle serie dei quarti di finale, nei quali i due raggruppamenti si sono incrociati, il conto delle vittorie è un netto 12-4 a favore del C (mentre più equilibrato, ovvero 7-9, è il raffronto tra l’A e il B). Nella gara1 di domenica scorsa i «Raggi» sono riusciti a contenere il grande potenziale offensivo dei pugliesi, sfruttando la loro maggior tensione e tenendoli sotto media, per poi piazzare lo sprint vincente nel finale, in cui Vico ha infilato tre triple consecutive nel break di 12-0 che ha consentito l’allungo decisivo. La buona prima metà di gioco di gara2, due giorni dopo, lasciava presagire il proseguimento della striscia vincente (che si è fermata a dieci successi, ritoccando il record societario), ma la voglia di riscatto dei padroni di casa è stata più forte, davanti alle energie calanti dei neroverdi, e stavolta sono stati uomini di Ponticiello ad imporre lo strappo decisivo nel finale, grazie all’inventiva di Merletto, al dinamismo di Hidalgo ed alla tigna dei vari Bartolozzi, Mastroianni e Ciribeni. La costante delle due partite è stata il dominio sotto i tabelloni dei faentini, che hanno un differenziale globale di +25 nei rimbalzi: quando il maggior numero di possessi è stato reso efficace da una buona percentuale dall’arco, dal contenimento negli uno contro uno degli avversari e da una saggia gestione di palla, come nel match inaugurale, è arrivato il punto dell’1-0, quando invece la mira ha fatto difetto, si è concesso troppo spazio alle penetrazioni individuali ed il numero di palle perse si è innalzato, è arrivato il «gol del pari» ruvese. «Abbiamo interpretato meglio di loro l’atmosfera da playoff in gara1 - è il punto di vista di coach Gigi Garelli - opponendo intensità e fisicità alle loro difese schierate e restando più lucidi e cinici nel finale. Nel match di martedì abbiamo giocato un primo tempo molto buono dal punto di vista offensivo e forse ci siamo illusi che potevamo vincerla in attacco, calando d’intensità in difesa, ovvero dove avevamo conquistato il nostro primo punto, tenendoli a 69». La serie si allunga e si sposta ora a Faenza, con gara 3 venerdì alle 20.30 e gara4 domenica alle 18: «E’ una sfida entusiasmante: ho visto grandi giocate, situazioni individuali interessanti, all’interno di tante variazioni di schemi e tattiche. Ed è uno spettacolo anche il pubblico, dopo due anni di lockdown in cui è stato mortificante giocare in palazzetti vuoti. Come succede sempre nei playoff ognuno farà piccoli aggiustamenti, migliorando le sbavature ripetute nelle due partite, chi riuscirà a farlo meglio avrà in mano il passaggio del turno».