Basket B Nazionale, torna l'ex Molinaro: «Alcuni tifosi dell'OraSì Ravenna mi salutano ancora»

Agostino Galegati
Quattro punti in due partite per riallacciare il filo del discorso che si era spezzato con cinque ko di fila dopo l’ottobre con quattro vittorie e due sconfitte. Chi ha assistito a Ravenna-Chieti di domenica scorsa ha in pratica visto tre partite in una: la prima, velocissima, di 1’46” (0-8) poi una di quasi 28 (74-45) e una di poco più di dieci per l’89-77 finale. Capitan Dron e compagni fanno così agganciato un gruppo di altre tre squadre a quota 12, lasciandosene sette alle spalle, gruppo di cui fa parte, oltre a Piombino e Sant’Antimo, quella Fabriano che sarà la prossima avversaria dei bizantini, domenica alle 18. Tra le fila dei marchigiani (e sarà quindi un derby personale per il tecnico giallorosso Andrea Gabrielli) milita quel Lorenzo Molinaro che ha vestito la canotta ravennate nella seconda parte della stagione 2015-2016 per quello che, forse un po’ volgarmente, è definito il «mercato di riparazione invernale»: per l’ala forte 13 presenze agli ordini di coach Martino, 55 punti realizzati in 157 minuti sul parquet. Da allora il friulano di San Daniele ha incontrato la sua ex squadra, quando ha vestito la canotta di Ferrara, Piacenza, Atlante Roma e proprio nella scorsa stagione a Padova.
Molinaro, che ricordi ha dell’esperienza ravennate? Vivrà qualche emozione particolare?
«Ho dei bellissimi ricordi, la città e il pubblico mi hanno dato positività nei pochi mesi in cui ho giocato a Ravenna e ci torno sempre con piacere. Alcuni tifosi ancora mi salutano e sapere che mi ricordano anche loro significa molto per me. Quando si incontrano le ex squadre si tenta sempre di fare qualcosa in più per dimostrare il proprio valore in campo, ci proverò anche io domenica».
Come sta vivendo la sua ennesima esperienza con una squadra nuova con tanti giocatori «navigati» come ad esempio Centanni e Raucci? Un’analisi dei due roster?
«Questa Fabriano è una squadra competitiva e rognosa, abbiamo un bel gruppo che non molla mai e mi piace il gioco aggressivo in difesa e le dinamiche che abbiamo creato, Raucci e Centanni come lo stesso Dri sono senatori che portano talento ed esperienza, sono persone fantastiche e molto di quello che di positivo stiamo facendo lo posso attribuire a loro. Ravenna può vantare diversi giocatori di alto livello come Gay, Crespi, Dron, contro cui ho combattuto diverse partite e che dovremo cercare di limitare per quanto possibile. I ragazzi giovani di entrambe le squadre stanno dimostrando di essere di questa categoria e noi non potremo fare passi falsi o concederci distrazioni perché sarebbero fatali».
Il suo allenatore, Andrea Niccolai, vanta 65 presenze e 496 punti in Nazionale maggiore (esordendo a soli 17 anni) e un bronzo ai Mondiali Under 19 nel 1987. E’ un punto di riferimento?
«L’approccio che ha il nostro coach Niccolai è una preparazione spasmodica delle partite, ci alleniamo tantissimo, al limite dell’abnegazione e cerchiamo di preparare al meglio ogni singola partita, tanta difesa e attenzione ai dettagli. Mi piace il suo metodo e credo che alla lunga pagherà, inoltre con i suoi consigli da ex giocatore Nazionale (ha giocato anche le final4 di Eurolega, ndr) spesso ci può dare quella marcia in più per migliorare alcuni aspetti del nostro gioco».
Due punti in palio forse spartiacque tra il puntare ai piani nobili o il dover fare attenzione alle sabbie mobili. Che partita sarà? Ci potranno essere delle chiavi particolari?
«Noi e Ravenna stiamo facendo percorsi simili, due squadre che non hanno un roster di primo livello ma che possono competere con tutti, questo campionato è duro ed il cammino è solamente all’inizio. Sarà una partita di carattere da ambo i lati e la chiave, almeno per noi, sarà il riscatto dopo la sconfitta nonostante il recupero dal -21 a Piombino».