Basket B Nazionale, la nuova «geografia» di OraSì Ravenna e Raggisolaris Faenza
Riccardo Sabadini
Basket Ravenna e Raggisolaris Faenza, a braccetto, alla scoperta di un nuovo campionato. Chi l’avrebbe mai detto qualche anno fa, quando i manfredi partivano con la loro scalata dalla Promozione ed i giallorossi sognavano un posto nella massima serie? Ciò che è certo è che le due squadre approcciano il neonato campionato di B Nazionale con spirito opposto. La squadra faentina sta accrescendo le proprie ambizioni, arrivando in questa stagione a sfiorare l’impresa, sconfitta solo in finale per 3-1 dalla Real Sebastiani Rieti e recriminando per l’infortunio subito in gara-1 da Pastore. I neroverdi nella stagione 2023-2024 proveranno ancora ad alzare l’asticella, confermando il nucleo di quest’anno e cercando di fare qualche innesto di valore, perché no il primo straniero della giovane storia dei Raggisolaris, spinti da un pubblico che sta crescendo e si sta appassionando sempre di più insieme alla squadra. Umore opposto è quello che invece si vive nel capoluogo di provincia dove, dopo dieci anni di paradiso, è arrivata la retrocessione nel purgatorio della B Nazionale per l’OraSì Ravenna. La stagione, nata con una pesantissima riduzione del budget, era partita malissimo anche sul parquet poi, dopo le operazioni di mercato che avevano portato in giallorosso Oxilia e Vrankic, sembrava aver svoltato e sembrava potesse esserci un lieto fine per la favola bizantina che invece è terminata nel peggiore dei modi. In questo senso anche le prospettive non sembrano incoraggianti per il Basket Ravenna che sta lavorando sottotraccia per definire un budget che possa garantire una tranquilla partecipazione al neonato campionato e perché no di provare a togliersi qualche soddisfazione. Ma che campionato sarà quello che aspetta Faenza e Ravenna?
LE AVVERSARIE
Dopo che nella Final Four disputata a Ferrara sono arrivati gli ultimi sorprendenti verdetti, con le promozioni in A2 di Luiss Roma e Vigevano (dove militava guarda caso il re delle promozioni, l’ex giallorosso Giorgio Broglia), è stato definito, al netto della compravendita dei diritti sportivi che incendia questi giorni di giugno sotto gli ombrelloni e che terminerà il 7 luglio con la chiusura delle iscrizioni, il lotto delle partecipanti al campionato di B Nazionale che al momento consta di 34 club a cui andranno aggiunte altre due società che prenderanno il posto dell’Eurobasket Roma e del Kleb Ferrara, retrocesse dal campionato di A2 ma di fatto fallite. La regione più rappresentata è proprio l’Emilia-Romagna con sei squadre (Ravenna, Faenza, Ozzano, Virtus Imola, Fiorenzuola, Piacenza), poi ci sono la Lombardia e la Toscana con cinque squadre (Legnano, Desio, Brianza, Crema ed Orzinuovi la prima, le due livornesi, le due di Montecatini e Piombino per la seconda), il Veneto con quattro (San Vendemiano, Padova, Vicenza e Mestre). Tre squadre a testa hanno poi il Lazio (Npc Rieti, Real Sebastiani Rieti, Cassino), la Puglia (San Severo, Ruvo di Puglia e Bisceglie) e la Campania (Sant’Antimo, Caserta ed Avellino), infine due sono le squadre abruzzesi (Chieti e Roseto) e altrettante le marchigiane (Jesi e Ancona). A queste squadre mancano le due ripescate che, in ordine di diritto, sarebbero l’Andrea Costa Imola e Lumezzane; gli imolesi hanno già fatto domanda di ripescaggio, nonostante Domenicali abbia messo a disposizione di qualsiasi acquirente la società.
LA FORMULA
Quale sarà la formula del campionato ancora non è certo: c’è chi spinge per avere due gironi da 18 ma più verosimilmente, visto che a regime, nella stagione 2024-2025 le squadre partecipanti alla B Nazionale saranno 42 divise in tre gironi da 14, si potrebbero avere tre gironi da 12 e poi una fase ad orologio incrociata con gli altri gironi per andare a formare poi la griglia playoff che deciderà promozioni e retrocessioni. Ma qui siamo ancora nell’ambito delle supposizioni, anche se tra poco il Consiglio Federale spazzerà via ogni dubbio.