Basket B Nazionale, l'OraSì Ravenna si è complicata la vita ma Crespi è sereno: «Possiamo battere tutti e siamo ancora fiduciosi»

Agostino Galegati
Un doppio dolore del sabato sera. In un clima irreale l’OraSì non è riuscita a onorare con una vittoria il proprio scomparso presidente, Roberto Vianello, dopo averlo fatto con una maglietta e la riproduzione dello storico striscione, entrambi con il motto «Innanzitutto Divertiamoci», tanto caro al deus ex machina della Piero Manetti. Sul campo, infatti, è stato un dolore supplementare con la Piombino dell’ex Ivan Onojaife, protagonista del primo quarto che di fatto ha sancito il decisivo allungo toscano, a impedire una vittoria che avrebbe voluto dire una serissima ipoteca sulla permanenza in categoria. Nonostante questo Gay ha avuto nelle mani due liberi per il sorpasso a 5” secondi dalla fine ma l’1/2 ha voluto dire supplementare senza il guizzo decisivo. Ora infatti sono solo 2 i punti di vantaggio sulla coppia San Severo (ma 2-0 negli scontri diretti) e la stessa Solbat (e 0-2 negli scontri diretti), le più dirette inseguitrici per un posto all’inferno dei playout. Una lotta a rimbalzo che ha visto seriamente impegnato Riccardo Crespi, senza la gioia finale. Per questo motivo diventano ancora più importanti le due rimanenti gare casalinghe, contro Salerno e Sant’Antimo e in caso di successo difficilmente l’OraSì potrebbe essere raggiunta anche guardando il calendario delle altre.
Crespi, sabato è arrivata una sconfitta contro un’avversaria diretta. Cosa non ha funzionato?
«Purtroppo sabato non è andata come volevamo, siamo partiti male (18-30 il primo quarto, ndr) e alla fine siamo arrivati stanchi per aver speso energie extra nel dover recuperare la partita. Dobbiamo andare avanti e pensare alla prossima partita, analizzando gli errori commessi e migliorare per non commetterli più».
Venivate dalla sosta per la Coppa Italia. Vi ha spezzato un po’ il ritmo?
«Venivamo da due vittorie molto importanti, quindi giocare subito dopo poteva essere un vantaggio per noi, ma sono convinto che questo stop per la coppa Italia possa essere di grande aiuto per recuperare le forze mentali per concludere il campionato e per recuperare tutti gli acciacchi subiti nel corso dell’anno».
La sconfitta di sabato rende meno positivo il girone di ritorno che resta comunque in attivo con 8 vittorie sul campo e 5 sconfitte. Cosa è cambiato rispetto all’andata?
«Secondo me più che aver cambiato qualcosa abbiamo preso fiducia nei nostri mezzi, con il tempo il gruppo si è unito molto, nei momenti più difficili non ci siamo abbattuti e ci siamo aiutati a vicenda, e come si vede in campo ci divertiamo molto con il basket che giochiamo, passandoci tanto la palla e giocando un basket altruista, avendo questo come nostro punto di forza».
Restano sei partite in un mese. Una sua analisi?
«Sarà un grandissimo tour de force, però noi non ci tiriamo indietro con nessuno. Sarà difficile, avendo ancora 4 trasferte lunghe, ma abbiamo dimostrato di poter giocare contro di tutti e daremo il massimo in tutte queste ultime partite».
La prima sarà domenica a Caserta. All’andata fu protagonista proprio lei, che partita sarà?
«Caserta è una squadra forte ed esperta, arriva da una sconfitta contro Rieti e dall’esonero dell’allenatore (Cagnazzo, dopo la sconfitta a Rieti, ndr), quindi sarà una partita molto intensa e dura.