Basket B Nazionale, l'OraSì Ravenna e l'importanza del calendario: ci sono tre «spareggi»

Riccardo Sabadini
Archiviata la parentesi Coppa Italia, conclusasi con le vittorie di Unieuro Forlì e Herons Montecatini, è tempo di rituffarsi in campionato per l’OraSì Ravenna che si prepara allo sprint finale per evitare l’incubo playout. Sei partite, sei vere e proprie finali per i giallorossi che hanno un calendario caratterizzato da tre scontri diretti e tre Mortirolo da scalare contro tre delle squadre più forti in campionato ed in lizza per prestigiosi obiettivi. Andiamo ad analizzare nel dettaglio queste sei gare.

SCONTRI DIRETTI
Ozzano-OraSì è uno dei tre scontri diretti che attende i giallorossi, l’unico lontano dalle mura amiche. La trasferta emiliana è una gara difficile da leggere: Ozzano in casa ha un bilancio di 7 vittorie e 6 sconfitte mentre Ravenna, lontano da casa, ha vinto 4 volte (l’ultima, poco significativa, tre settimane fa a Taranto) e perso 10. La sosta può avere in un qualche modo alterato gli equilibri: i giallorossi hanno dovuto fare i conti con la distorsione di Uljarevic che ha rallentato il suo processo di inserimento. Ozzano di contro dovrebbe avere recuperato tutti gli effettivi e si presenta più carica che mai. All’andata i romagnoli si imposero 91-74, che garantisce un piccolo cuscinetto da difendere con le unghie e con i denti. Altro giro, altro scontro diretto per i giallorossi che questa volta, nel turno infrasettimanale di giovedì, riceveranno la visita della vera e propria contender per la salvezza diretta: Ravenna e Padova viaggiano a braccetto, per ora lo scontro diretto avvantaggia i romagnoli, vittoriosi all’andata per 76-93. Piazzare un 2-0 negli scontri diretti sarebbe fondamentale perché equivarrebbe a mettere quattro punti tra sé e i rivali. 

IN SALITA
La partita che chiuderà il trittico pasquale vedrà i giallorossi ancora tra le mura amiche, contro una delle squadre più calde del campionato. Jesi, infatti, ha cambiato marcia nel girone di ritorno, come testimoniato dalle 12 vittorie nelle ultime 13 partite disputate. Servirà un’impresa a Uljarevic e compagni, che magari proveranno a sfruttare un rilassamento di un improbabile rilassamento dei rivali, visto che Jesi vede nel mirino il trio di testa. Aprile si aprirà sul campo di San Vendemiano. L’incontro-scontro con i due grandi ex, Tommaso Oxilia e soprattutto l’ex capitano Alberto Chiumenti, si preannuncia sulla carta una vera e propria Alpe d’Huez per i giallorossi, che si troveranno di fronte una delle più serie candidate alla promozione che sarà ancora in corsa per un posizionamento nelle prime tre piazze in classifica. Difficile quindi pensare che proprio qui De Gregori e compagni possano trovare i punti salvezza (la Rucker ha perso solamente una volta tra le mura amiche), anche se il campionato finora ha regalato diversi risultati a sorpresa.

SPAREGGIO E DERBY
Successivamente Ravenna-Vicenza sarà un spareggio: il Costa sarà chiamato, più che mai, ad essere il sesto uomo in campo, in una gara che si preannuncia spigolosa. La posta in palio sarà altissima e nessuno potrà permettersi un passo falso. I veneti, guidati in Romagna dal grande ex Stefano Cernivani, non stanno vivendo un buon momento di forma come testimoniato dalla striscia di 5 sconfitte consecutive. L’OraSì, dal suo canto, non può permettersi di ripetere la pessima prestazione dell’andata che le costò una netta sconfitta per 76-62: questi sono due punti da non mancare. L’ultima gara sarà per i giallorossi il derby con Faenza. I Blacks dovrebbero, a meno di sorprese, lottare fino all’ultimo per centrare la qualificazione playoff per cui la partita si profila tutt’altro che semplice per Bedetti e compagni. All’andata Ravenna centrò una sorprendente vittoria per 79-71, nel giorno del ritorno da capo allenatore di coach Lotesoriere, ma al Cattani sarà tutta un’altra musica: intanto i manfredi hanno ingaggiato un talento del calibro di Mitchell Poletti e poi stanno piano piano ritrovando il giusto smalto e la difesa che caratterizza le squadre di Lote. Chissà che quest’ultima giornata non possa consentire un festeggiamento collettivo...