Basket B Nazionale, l'avversario dei Blacks Faenza: Libertas Livorno, una lunga tradizione e il «peso» del fattore campo

Valerio Roila
La Libertas Livorno è una delle società che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana. La sua prima fondazione risale al novembre 1947. Ha disputato 17 edizioni in Serie A, con il punto più alto nel 1988/1989, quando gli amaranto sponsorizzati Enichem, arrivarono a… sei decimi dello scudetto. Nell’epica gara-5, passata alla storia come uno dei momenti più iconici dello sport in Italia, la non validità dell’appoggio a canestro di Forti a fil di sirena, che avrebbe dato il tricolore ai toscani, fu decisa nel chiuso degli spogliatoi dai due arbitri, che sul campo erano in disaccordo, in un tempo in cui gli instant replay erano ancora fantascienza. Il tutto in un tripudio di isteria collettiva, con i tifosi ad invadere il PalaMacchia, proprio l’impianto in cui si giocherà la serie tra l’attuale Libertas ed i Blacks. La Domenica Sportiva della Rai certificherà che il canestro arrivò in effetti poco più di mezzo secondo in ritardo, avallando la scelta finale dei direttori di gara. La Libertas, che vanta anche una semifinale di Coppa Italia e due quarti di finale nella coppa Korac, venne fusa, con una decisione clamorosa ed osteggiata dalle rispettive tifoserie, con l’altra storica società cittadina, la Pielle, nel 1991, ma tre anni dopo il neonato sodalizio venne radiato per motivi economici. Entrambe verranno rifondate negli anni Duemila, tornando agli onori nella cronaca nell’ultimo triennio, nel quale hanno ripreso a duellare nel terzo campionato nazionale, richiamando sugli spalti circa 8.000 persone per ogni derby. La Libertas, dopo essere aver perso, nel 2020/2021, sotto la guida di coach Garelli, la finale per la promozione in A2 alla «bella» per mano di Piacenza, e quella del 2022/2023 contro Vigevano, ha chiuso questa regular season al secondo posto, vincendo 27 partite su 34, di cui 15 su 17 in casa, dove non perde dal 22 ottobre scorso. La rosa è stata in gran parte riconfermata, a partire dai due uomini più produttivi: la guardia Antonello Ricci, al nono anno consecutivo in B, tutti in doppia cifra media, e miglior tiratore dall’arco del suo girone col 47%, e l’ala Jacopo Lucarelli, ex A2 ad Agropoli, Capo d’Orlando e Piacenza, che gira a quasi 12 punti e 5 rimbalzi medi. Altro livornese doc, anch’egli confermato, è l’immarcescibile Tommaso Fantoni, classe 1985, 37 presenze in Nazionale, 805 punti in Serie A, due campionati di A2 vinti, capace ancora di ergersi a quinto rimbalzista offensivo del girone. Altri reduci dalla scorsa stagione sono il lungo Francesco Fratto (quinto nei rimbalzi difensivi nel girone), ed i play-guardia Andrea Bargnesi e Andrea Saccaggi, quest’ultimo elemento con tredici anni di esperienza tra A e A2, che nel 2022 ha centrato la promozione con Rimini. In estate sono arrivati l’esterno Gregorio Allinei, classe 2004, proveniente dall’A2 di Pistoia, l’ala forte Luca Tozzi, da San Miniato, il centro Dorin Buca, secondo miglior stoppatore del girone, ed il play olandese Leon Williams, quarto negli assist, proveniente dal Groningen, che nel suo Paese ha vinto una Coppa, e disputato due Europei con la maglia della Nazionale. In febbraio, a seguito di un infortunio al ginocchio (in via di risoluzione: dovrebbe esserci in gara uno) occorso a Lucarelli, era stato ingaggiato anche Diego Terenzi, che dopo quattro partite ha tuttavia subito la rottura del crociato, chiudendo la stagione. La comunque lunghissima rotazione a dieci uomini è gestita da coach Andreazza, in sella alla Libertas dal 2021.