Basket B Nazionale, i tifosi a Ravenna sono pochi ma buoni: «OraSì, noi ci saremo sempre»
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Riccardo Sabadini
Il ritorno vincente al Pala Costa, in volata contro i Lions Bisceglie, ha dato un abbrivio positivo all’OraSì Ravenna che quest’anno, dopo la cocente delusione della retrocessione della scorsa stagione, è chiamata anche al difficile compito di riconquistare i suoi tifosi. Erano circa 500 i presenti sulle tribune del Pala Costa per questo esordio, numeri molto lontani dagli oltre 2.000 abituali che occupavano gli spalti del Pala de André in A2. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con chi ha spinto e spronato i tifosi in questi anni, Alice Bandini dei «Leoni Bizantini» e Filippo Ridolfi dei «Baghini Giallorossi», i due gruppi storici della tifoseria giallorossa, per analizzare i numeri e il barometro.
Ragazzi, com’è stato questo ritorno alle origini al Pala Costa?
Alice «Sicuramente un po’ ne abbiamo risentito perché l’atmosfera del Pala de André era tutta un’altra cosa, sia per la cospicua presenza delle tifoserie avversarie ma soprattutto per il livello del campionato, con gli americani ed una qualità ed una fisicità superiore. Questa B Nazionale è tutto un altro campionato e questo sicuramente cambia molto».
Filippo «Da parte nostra non c’è nessun tipo di problema: siamo nati al Pala Costa e ritornare lì non ci disturba affatto, se devo essere sincero addirittura quest’anno come gruppo abbiamo fatto più abbonamenti dell’anno scorso».
Seguirete comunque la squadra?
Alice «Assolutamente sì, lo zoccolo duro rimane. Anche se l’umore purtroppo dopo la retrocessione non è dei migliori, soprattutto per una piazza come quella di Ravenna che è storicamente molto legata all’andamento dei risultati, il nostro seguito c’è e ci sarà sempre, come dimostrato dal fatto che abbiamo seguito anche la squadra in trasferta a Lumezzane. Sicuramente il calendario non ci agevola con trasferte logisticamente complesse o turni infrasettimanali problematici, ma la voglia di essere sempre con i ragazzi c’è».
Filippo «Anche da parte nostra c’è la volontà di seguire la squadra. Saremo sicuramente presenti nelle partite casalinghe e nelle trasferte vicine e continueremo a dare il nostro sostegno, e ci tengo a sottolineare che al Pala Costa ci siamo messi dalla parte opposta dei Leoni Bizantini non per motivi di visone differenti, ma perché quello era il nostro posto quando siamo nati e abbiamo voluto dare continuità al nostro gruppo».
Cosa ne pensate della squadra?
Alice «La squadra è molto giovane, ma ciò che mi preme è che possa lavorare in maniera serena, insieme all’allenatore, per intraprendere un percorso di crescita individuale e di gruppo. In questo i tifosi ravennati devono stare tranquilli e non mettere troppa pressione, prendendo coscienza che quest’anno non è più come gli anni passati e bisogna prendere quello che viene, in maniera molto serena».
Filippo «La squadra forse poteva essere costruita con almeno un altro senior, siamo una banda di ragazzini sicuramente molto interessanti ma al di là di Nikolic e Bedetti penso che il roster manchi di fisicità, di cattiveria e di una guida esperta. Sicuramente questo è un gruppo che ha grande margine di crescita, che deve lavorare tanto in palestra e conoscersi reciprocamente e sono certo che i miglioramenti arriveranno».
A fine anno sarete contenti se…?
Alice «Ci divertiremo insieme alla squadra, vivendo tante belle domeniche come successo in questi ultimi meravigliosi anni di pallacanestro a Ravenna, durante i quali ci siamo tolti davvero tante soddisfazioni dentro e anche fuori dal campo».
Filippo «Avremo centrato il nostro obiettivo primario, cioè la salvezza: penso che non sarà facile ma al tempo stesso ho fiducia nei ragazzi e nel lavoro di coach Bernardi».