Basket B Nazionale, i Blacks Faenza e il calendario della volata finale: decisivi gli scontri diretti

Valerio Roila
Con il piazzamento playoff tutt’altro che al sicuro, ma col quinto posto a vista, i Blacks sono pronti, dopo la sosta per le finali di Coppa Italia, a gettarsi a capofitto nel fuoco di fila del finale di stagione regolare. Sei turni, tre dei quali a stretto giro di posta, nel giro di una settimana, un calendario positivo dal punto di vista «logistico» (quattro partite in casa a fronte di due trasferte, di cui una a pochi chilometri di distanza), ma durissimo per quello che concerne le avversarie. Quattro saranno gli scontri diretti da affrontare, ma anche le due restanti sfidanti saranno a caccia di punti per la salvezza o il miglior piazzamento playout. E per completare il quadro, innalzando il tasso di intensità ed emotività, i due derby piazzati proprio nelle ultime due di campionato: a Imola per affrontare l’Andrea Costa ed in casa con Ravenna.

GLI SCOGLI
Partendo dall’ovvio presupposto che non ci sono partite impossibili per una Faenza parsa più in palla nelle ultime uscite, così come non ce ne sono di agevoli o di davvero scontate, dover affrontare le prime due della classifica più una delle due terze fa capire quanto la situazione finale dipenderà dai risultati di questi match. Vincerli equivarrebbe ad un salto di qualità importante non solo in termini «quantitativi», ma anche di fiducia e di morale. Jesi, che è la prossima avversaria sul calendario, e Roseto verranno ospitate al Pala Cattani, più dura sarà venire fuori con il bottino dal PalaColombo di Ruvo, in quella che è ormai diventata quasi una «classica» di lusso degli ultimi anni per Faenza. I pugliesi aspettano con il dente avvelenato i neroverdi, data la sconfitta dell’andata e le cocenti eliminazioni in due playoff ed uno spareggio di Coppa Italia, ed i manfredi dovranno affrontarlo il lungo viaggio nell’infrasettimanale, incastonato tra gli impegni con Jesi e Bisceglie.

LE OPPORTUNITA’
Gli appuntamenti interni con Bisceglie e Ravenna vanno celebrati con il massimo dell’attenzione. Si tratta di squadre con l’acqua alla gola, che arriveranno a Piazzale Tambini in situazione delicata. Sebbene infatti il nome della retrocessa è ormai certo (Taranto), c’è piena bagarre per la salvezza diretta (serve il 13° posto, che attualmente Ravenna condivide con Padova) e per i piazzamenti che riservano il diritto di un fattore campo playout che può risultare salvifico (per questo traguardo Bisceglie è appaiata a Ozzano e Vicenza). Scivolare in queste due occasioni renderebbe l’obiettivo playoff dei Blacks una corsa ad ostacoli troppo alti.

COSA SERVE
Dato l’assembramento nella zona attorno all’ottavo posto, è supponibile che la quota playoff si elevi. Basta osservare i bilanci delle contendenti nelle ultime cinque gare: a parte una San Severo in crisi profonda (0-5), sono tutti sopra al 50% di vittorie (Mestre, Andrea Costa e Virtus 4-1, Fabriano e Faenza 3-2), confermando così la situazione generale. Non basta vincere la metà delle partite (34 punti) per approdare alla grande riffa finale per la promozione, e si è a rischio perfino a quota 36. L’assoluta certezza si ottiene quindi con 38, che per i Raggisolaris equivalgono a quattro vittorie. Mantenendo dunque il pallino negli impegni interni il gioco è fatto, ma con una caduta al Cattani si renderebbe forse necessario espugnare Imola, onde evitare il ricorso a pericolose classifiche avulse. Con cinque vittorie su sei invece, si può sperare di scalare la classifica.

SCONTRI DIRETTI
La situazione non parla a favore dei Blacks, che sono in vantaggio nel doppio confronto solo con la Virtus Imola (1-1 e +11), mentre sono sotto con San Severo, Fabriano (entrambe 1-1 e -12), e soprattutto con Mestre (un perentorio 0-2 che costerebbe molto in caso di parità di punti finali). Ancora da affrontare al ritorno l’Andrea Costa, con la quale Faenza ha prevalso all’andata di soli tre punti, un divario troppo risicato per pensare solo a difenderlo.