Basket B Nazionale, capitan Bedetti e la sfida da ex con Bisceglie: «OraSì Ravenna, cancelliamo Lumezzane puntando sull’intero collettivo»

Riccardo Sabadini
Il campionato dell’OraSì è cominciato con un passo falso sul parquet di Lumezzane. I giallorossi hanno approcciato male la gara, finendo subito pesantemente, per poi risalire e mettere la freccia, con la tripla di un positivo Nikolic, sul 20-21, unico vantaggio ospite. Nel secondo quarto poi qualcosa non ha funzionato e il vantaggio dei padroni di casa è andato in doppia cifra e li è rimasto sino al quarantesimo minuto. Abbiamo analizzato con il capitano Francesco Bedetti gli aspetti di questa gara e abbiamo dato uno sguardo al prossimo impegno casalingo contro i Lions Bisceglie.
Bedetti, che cosa non è andato a Lumezzane?
«Purtroppo, a Lumezzane non siamo partiti bene, non so se per troppa emozione, dovuta all’esordio in campionato, o per un problema di concentrazione che ci ha portato a commettere errori banali ed approcciare male la gara. Siamo partiti 9-0 per i nostri avversari e questo li ha gasati, consentendogli di prendere sicurezza e confidenza con il canestro, ed ha acceso l’ambiente. Abbiamo commesso grossi errori difensivi, concedendo troppi tiri aperti che sono stati bravi a realizzare; sicuramente sono una squadra più rodata, che si conosce più di noi. Ciò che non deve succedere è un approccio del genere ad una gara: quando si inizia in salita poi è difficile girare l’inerzia, soprattutto in trasferta e in un campionato complicato come questo». 
Una sconfitta all’esordio, per una squadra completamente rinnovata, ci può stare, su che cosa dovete lavorare?
«Siamo una squadra giovane e dobbiamo crescere sotto tanti aspetti, uno di questo è capire come si vince fuori casa; non è una cosa facile, dobbiamo imparare a giocare insieme e conoscerci sulle due metà campo, soprattutto in difesa dobbiamo essere più coesi e impattanti, perché sono convinto che abbiamo qualità sia a livello fisico che atletico assolutamente importanti. Non puoi pensare di vincere fuori casa se non imponi il tuo gioco; la nostra fisicità e la nostra versatilità dev’essere il nostro punto di forza e comunque nella sconfitta di Lumezzane ci sono state alcune prestazioni positive, come quelle di Ferrari, De Gregori o Nikolic. Dobbiamo migliorare tutti giocando insieme, se non giochiamo insieme non siamo abbastanza talentuosi da vincere le partite da soli».
Domenica vi aspetta l’esordio casalingo con Bisceglie. Che squadra è quella pugliese?
«Bisceglie è una società molto seria, ci ho disputato la stagione 2017-2018 ed è un ottimo ambiente. Dei giocatori conosco Marcelo Dip, mio capitano nella stagione della promozione di Montegranaro, un giocatore di grande carisma e una persona super, uno di quelli che vorresti sempre avere in squadra. Sicuramente avranno il dente avvelenato per la sconfitta casalinga all’esordio nel derby contro Ruvo, ma noi non dobbiamo guardare in faccia nessuno, giochiamo per la prima volta davanti ai nostri tifosi e già questo è un grande stimolo per fare bene». 
Come si trova a Ravenna, nel ruolo di capitano?
«A Ravenna mi trovo benissimo, è una bellissima città. Essere capitano è molto stimolante e molto bello, alla squadra penso di poter dare quello che ho sempre dato negli anni sul parquet, energia e serietà su tutto, sono uno stakanovista perché penso che quello che si vede la domenica sul parquet sia il frutto del lavoro settimanale. Il nostro obiettivo di squadra, senza tanti voli pindarici, è la salvezza possibilmente ottenuta senza passare dai playout e perché no qualcosa in più».
Cosa si sente di dire ai vostri tifosi?
«I nostri tifosi, i Leoni Bizantini li conosco benissimo e li ho sempre apprezzati per la loro correttezza, si son fatti sentire in Supercoppa, son rimasto stupito di aver visto diversi nostri tifosi a Lumezzane a sostenerci, è stato molto emozionante. Noi metteremo il nostro massimo per farli divertire e renderli orgogliosi di noi».