Basket B, la Rekico ritrova l’ex Aromando ai playoff: "Ora non c’è spazio per le emozioni"

Valerio Roila
È arrivato il momento più bello e spietato dell’anno. La Rekico approccia ai playoff per la quarta volta consecutiva, se si eccettua la stagione passata, fermata a causa del Covid. La marcia trionfale della seconda fase (sei vittorie, uniche cadute in trasferta con le prime due della classe) non è bastata per garantire agli uomini di coach Serra il conforto del fattore campo nel primo turno, ed il sesto posto della regular season obbligherà ad un decollo ardimentoso, dato l’abbinamento con Bernareggio. Squadra costruita in modo intelligente tra talentuosi giocatori di complemento e prime punte quali il «fumantino» Laudoni (17 punti medi, 70% da due), più volte protagonista delle cronache extra-cestistiche per comportamenti fuori dalle righe, oppure l’astro nascente bielorusso Tsetserukou, centro ventenne da 14 punti e 8 rimbalzi medi. Passando per l’ex di turno Simone Aromando, ala classe 1997, che difese i colori dei Raggisolaris nella stagione 2017/2018 (6 punti e 4 rimbalzi per gara), esperienza chiusa ai quarti di finale playoff persi con Montecatini. Il monzese, cresciuto nel vivaio Olimpia Milano, aveva già giocato a Bernareggio prima di arrivare a Faenza, per tornarci quest’estate dopo le esperienze di Teramo, Vicenza e Vigevano. In questa stagione gira a 14 punti e 8 rimbalzi medi (18 di valutazione).

MI RITORNI IN MENTE
«Conoscevo coach Cardani dalle giovanili di Milano - racconta Aromando - quindi il mio ritorno a Bernareggio aveva buone premesse. Sono soddisfatto delle mie performance e di avere un ruolo da protagonista in una squadra ambiziosa. La stagione è partita al meglio, con la conquista della Supercoppa, poi c’è stato il rammarico di non esserci qualificati per la Coppa Italia, a cui tenevamo, ma siamo soddisfatti del terzo posto e non vediamo l’ora di confrontarci con le migliori». Cosa le è rimasto dell’esperienza di Faenza? «Un’annata con tanti lati positivi, ne ho un bel ricordo. È una piazza che vive di basket, la tifoseria del Cattani mi è rimasta nel cuore. Peccato per la sconfitta al primo turno playoff, eravamo un bel gruppo ed ero convinto potessimo andare più lontano». È vero che sarebbe rimasto volentieri per un’altra stagione? «Certo, ma non serbo rancori. In quell’estate ci fu il cambio di conduzione tecnica da Regazzi a Friso, che mutò impostazione di squadra, cambiando quasi tutti i giocatori. Io cercavo una situazione in cui avere minutaggio, quindi accettai l’offerta di Teramo, dove disputai un ottimo campionato». Come immagina il suo primo ritorno da avversario a Faenza? «Tornare in un posto dove hai giocato è sempre toccante, ma quando scendi sul parquet diventa una partita come le altre. Ci si gioca la stagione, la posta è troppo alta per farsi prendere dalle emozioni». A livello di avversari, cosa si attende? «Conosco bene Filippini, con cui ho giocato, e Ballabio con cui ho lavorato in estate. La Rekico è solida, tosta a livello fisico e con rotazione lunga, ma noi ci faremo trovare pronti, facendo leva sul nostro impianto, dove quest’anno ne abbiamo persa solo una».

FORMULA E DATE
Ai playoff partecipano 32 squadre, le prime otto di ogni girone, divise in quattro tabelloni, ognuno dei quali promuoverà la vincente in A2, dopo tre turni (quarti di finale, semifinale e finale), tutti al meglio delle cinque partite. Nei quarti di finale la Rekico affronterà la Vaporart (terza del girone B), con il seguente calendario: sabato 15 e martedì 18, entrambe alle ore 19, a Bernareggio, venerdì 21 (ore 20) ed eventualmente domenica 23 (ore 18) al Cattani, eventuale «bella» a Bernareggio mercoledì 26 (ore 19). Le semifinali si giocheranno tra il 30 maggio e il 9 giugno (in caso di passaggio del turno Faenza troverebbe la vincente tra Livorno e una tra Pavia e Cremona), finali tra 13 e 23 giugno.