Basket B, la Rekico gioca d’anticipo per rinforzare il roster: viaggio nelle strategie dei Raggisolaris 2020-2021

Valerio Roila
Chi prima arriva, meglio alloggia. O, come dicono gli inglesi, «first come, first served», principio utilizzato per criteri economici o tecnologie di comunicazione. E non sembra un caso che proprio da Oltremanica, dall’Università di Reading, siano arrivate le conclusioni di una ricerca che dimostra come rimuginare troppo sulle varie opzioni porti a maggiori probabilità di fare errori, e che spesso sono proprio l’istinto e l’intuito a regalare le migliori soluzioni in presenza di scelte complesse. Quasi ispirandosi a questo principio, la Rekico è scattata dai blocchi del mercato, con i riflessi pronti a far da contraccolpo alla brusca conclusione della stagione scorsa. La strategia è chiara: anticipare le mosse rispetto a società ancora alle prese con dubbi e conti da fare ed assicurarsi le proprie prime scelte, contando anche sulla sicurezza di un posto in un club solido ed ambizioso, da offrire ad atleti alle prese con le incertezze della situazione generale attuale. Il tutto garantendo continuità tecnica con lo scorso campionato, privilegiando i contatti con i giocatori già in rosa, seppure con contratto espirato.

COSA E’ STATO FATTO
Sono state ben quattro le ufficializzazioni dei Raggisolaris nell’ultima settimana. Dopo l’ingaggio di coach Serra e del play-guardia Ballabio, sono arrivati nell’ordine il ritorno al ruolo di assistant coach di Emanuele Belosi, la corrispondente chiusura del rapporto con Claudio Agresti, che aveva agito da vice nelle ultime quattro stagioni, la conferma dell’ala Simon Anumba, uno degli uomini più positivi della scorsa annata, e la rinuncia all’opzione per il rinnovo del contratto con l’esterno Mattia Zampa, che saluta la Rekico dopo due anni. Sistemata la situazione nello staff tecnico, con una rivoluzione che ha detronizzato la coppia d’esperienza Friso-Agresti a favore della freschezza e dell’entusiasmo del nuovo duo, si è potuto così iniziare, di concerto con la panchina, ad assemblare i vari pezzi del puzzle rosa.

COSA SI STA FACENDO
Tanti gli indizi che portano a pensare come già definiti gli accordi con Giacomo Filippini, centro classe 1991, nativo di Massa Lombarda, proveniente da stagioni in crescendo a Padova e Vigevano, ed in precedenza anche all’Orva Lugo, e con Riccardo Iattoni (ala, classe 1992), che rappresenterebbe un gradito ritorno anche per la tifoseria, dato il trionfo nel sondaggio social per il quintetto «All Time» dei Raggisolaris, dopo le due stagioni e mezze in neroverde, a cui hanno fatto seguito altre in B a Firenze, Montecatini ed Ozzano. Sotto contratto, seppure in via di ridefinizione, c’è poi l’ala-grande Giorgio Sgobba, ma al capitolo conferme dovrebbero allinearsi anche il play-guardia Michele Rubbini, l’ala Michele Petrucci, richiamato «a bordo» nel corso della scorsa stagione, ed il futuribile Nicola Calabrese.

COSA MANCA
Nel settore dei «piccoli», che perderà con ogni probabilità l’esperienza di capitan Bruni, l’atletismo di Zampa e (forse, ma non è detta l’ultima parola) le punture di Oboe, andrà assestato almeno un altro colpo importante, un elemento in grado di portar palla e di avere punti nelle mani. Sotto canestro invece, se radiomercato avesse indovinato tutte le dritte «gracchiate» dalle sue onde, l’uscita di Klyuchnyk (promesso sposo di Fiorenzuola) e dell’ambitissimo Edo Tiberti dovrebbero essere coperte da Jack Filippini e Ricky Iattoni, sempre considerando anche l’ampio minutaggio presumibilmente concesso a Sgobba e l’utilizzo da «quattro» di Anumba, il quale però allargherà il suo raggio per agire pure da guardia. Il settore ali pare coperto dallo stesso italo-nigeriano, da Petrucci, Iattoni e volendo Calabrese, e se l’interessamento verso l’under Tommaso Rossi (anche lui ex Lugo), sebbene non prioritario rispetto ad altre operazioni, si rivelasse concreto, riempirebbe anche la penultima casella a disposizione.