Basket B, la Rekico e la nuova geografia dopo promozioni e retrocessioni

Valerio Roila
Luglio, andiamo, è tempo di fantasticare. Prima di tuffarsi nella fiera della vanità del basket-mercato, ancora ai primi vagiti, si può ragionare sui verdetti acquisiti sul campo, provando ad immaginare il girone in cui la Rekico dovrà battagliare nella prossima stagione. Vanno però fatte alcune importanti premesse. Tanto per cominciare, in C Gold si sta ancora giocando, con gli spareggi nazionali che si spingeranno fino all’11 luglio per proclamare due ulteriori promozioni. Poi, la situazione economica è resa ancor più severa dalla pandemia, e tante società sono in guai seri: pertanto, mercato di diritti sportivi, estromissioni e ripescaggi potrebbero mutare il panorama delle squadre partecipanti. Infine, non vi è garanzia che la Lnp riproponga lo stesso schema di suddivisione dei gironi. Insomma, bisogna avere capacità divinatorie paranormali per delineare il girone dei faentini, ma come da abbrivio: potere alla fantasia.
I verdetti, innanzitutto: dalla A2 sono retrocesse Bergamo, Npc Rieti e San Severo, con quest’ultima però probabile ripescata, dato che la seconda categoria era partita «zoppa» per il fallimento di Caserta. Lasciano la serie B verso l’alto le promosse (tutte dopo avvincenti finali arrivate alla «bella») Chiusi, Piacenza, Fabriano e Nardò, e verso il basso le retrocedenti dirette Alessandria, Palermo, Ubp Padova e Catanzaro e quelle dopo i playout Cecina (prima ad avere diritto a ripescaggio), Piadena, Montegranaro e Avellino. Dalla C arrivano Desio, Lumezzane, Pl Livorno, Jesolo, Fortitudo Roma e Forio d’Ischia, più le due vincenti degli spareggi (partecipano Siena, Borgomanero, Virtus Molfetta, Messina, Saronno, Pescara, Vsv Imola e Spezia). Il nodo per la composizione dei gironi sono, al solito, le squadre siciliane, che ambiscono a giocare con squadre vicine a grandi città del Centro-Nord, per via dei migliori collegamenti aerei, piuttosto che con quelle del Sud, da raggiungere con interminabili viaggi sul pullman, mentre tutte le altre vorrebbero evitarle, sempre per questioni logistiche. Ma, ipotizzando una ripartizione simile a quella della scorsa annata, la Rekico potrebbe essere inserita in un girone con Libertas Livorno, Piombino, Firenze, San Miniato, Empoli, Pl Livorno, Cecina (probabile ripescaggio), Oleggio, Alba, Omegna, Cesena, Andrea Costa Imola, Rimini, più le due bolognesi (la 2016 e Ozzano) dipendenti dall’arrivo dalla C Gold di una o due tra Siena, Borgomanero e Imola. E se le siciliane fossero inserite in un girone con laziali e toscane? Potrebbe essere accorpato un girone lombardo-piemontese e Faenza finirebbe in un gruppo «adriatico» con le altre romagnole, il Triveneto (Virtus Padova, Vicenza, Mestre, San Vendemiano, Jesolo, Monfalcone, Cividale) e le Marche (Senigallia, Jesi, Ancona e Civitanova). Ultima opzione: siciliane (Ragusa, Torrenova, Agrigento, oltre alla possibile promossa Messina) abbinate all’Emilia-Romagna e parte della Lombardia (Cremona, Crema, Pavia e Vigevano le maggiori indiziate). Quindi, tante variabili ancora nel menu, ma qualche idea sulle possibili mete prossime venture della Rekico già sul piatto. Accanto alla speranza, per i tifosi, di poter tornare a viaggiare per poter sostenere la squadra anche in trasferta.