Basket B, la Rekico al Cattani non tradisce mai: "I playoff? Facciamo la corsa su Ozzano"

Valerio Roila
Succede anche nelle migliori serie televisive. Un appuntamento atteso, una situazione che sta per verificarsi, una matassa in via di dipanamento, un redde rationem sul punto di essere svelato. E invece. L’appuntamento salta, non capita ciò che era previsto, la matassa s’intrica ancor di più, la rivelazione è posticipata. E così, proprio quando stava per scoccare l’ora del summit, ovvero quell’Ozzano contro Faenza che avrebbe potuto dire l’ultima parola sull’ammissione della Rekico al «corpo a corpo» per l’ultimo biglietto playoff o, al contrario, al diniego definitivo per la Fiera dei Sogni, ecco che il rinvio del match previsto questo sabato sera aggiunge suspense e prolunga l’attesa, lasciando aperto il ventaglio degli eventi a disposizione dei neroverdi. Intanto però, alla pausa più lunga del previsto, i Raggisolaris ci arrivano con un’altra piccola impresa, compiuta ai danni della settima forza del campionato, una Civitanova caduta al PalaCattani come altre otto rivali, in un impianto in cui gli uomini di Friso regalano sempre la loro migliore versione: «Conosciamo ormai bene - ammette il tecnico - l’effetto che ci regala questo palazzetto. Anche se l’inizio partita è stato davvero straniante, tirava un’aria piuttosto tesa: ovvio che il pubblico risentisse delle notizie di attualità, non c’era quel calore che in una partita così importante ci si sarebbe potuto attendere. Ma per una volta la miccia l’abbiamo messa noi, approcciando in maniera intensa ed energica e mettendo in partita anche la tifoseria».
I marchigiani hanno mostrato le qualità che si conoscevano e la grande esperienza che hanno a disposizione, anche se un pizzico di anarchia offensiva, dopo l’esonero di coach Domizioli è parso evidente. Ma un elemento come Valerio Amoroso poneva questioni di difficile soluzione, al pari dell’insistente difesa a zona proposta, un’arma che altre volte in stagione la Rekico ha mostrato di patire: «Vero, ma nel corso dell’annata abbiamo cambiato pelle, non abbiamo più la conformazione di squadra di inizio campionato. E sulla zona ci siamo allenati in modo particolare per sopperire le nostre carenze e superare le difficoltà. Per quanto riguarda Amoroso, sapevamo di non poterlo annullare, ma solo limitare. Il nostro principale obiettivo è stato evitare che potesse innescare i suoi compagni, e credo che questo sia stato fatto».
Unico rammarico non essere riusciti a girare la differenza canestri, dopo il -12 dell’andata. Eravate anche a +16, poi però Civitanova è riuscita a limitare lo scarto agli 11 punti finali. Ciò non dovrebbe essere decisivo ai fini della possibilità di raggiungere i playoff. «Alcune selezioni finali sono state un po’ frettolose, e loro hanno infilato un paio di triple salvifiche. Per ora è da considerare solo una vittoria quasi decisiva ai fini della salvezza. Per quanto riguarda i playoff possiamo pensare di fare la corsa su Ozzano, contro cui abbiamo lo scontro diretto, e che ha davanti a sé un calendario impegnativo, dovendo affrontare ancora Cento, Chieti, la stessa Civitanova in trasferta. Certo, c’è in ballo anche Jesi, e andranno considerate tante opzioni. Staremo a vedere, ma per ora dobbiamo pensare alla salute di tutti, che è la cosa più importante».
Intanto, dopo il «sciogliete le righe» dovuto all’incertezza sulle normative, mercoledì la Rekico ha ripreso ad allenarsi, in attesa di altre direttive. Dopo il rinvio del match di Ozzano, si dovrebbe tornare sul parquet il 15 marzo al Cattani per il derby con Rimini.