Basket B, i Raggisolaris Faenza sono tra due fuochi: miraggio playoff, occhio alle spalle
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Valerio Roila
In avanti con lo sguardo. Anzi, prima ci mettiamo le mani, ovvero partiamo dalle avvertenze: allenatore, giocatori e dirigenza sono obbligati a guardare una partita alla volta. Sostenitori, tifosi ed appassionati invece amano elucubrare, far congetture ed hanno il diritto di giocare al «fantabasket», sognando scenari ottimistici o paventando foschi destini. Optiamo dunque per un volo radente sulla classifica ed i suoi possibili sviluppi, snocciolando il rosario dei sette impegni residui.
Roseto (36 punti), Rimini (36), Npc Rieti (34), Sebastiani Rieti (32) e Ancona (30): virtualmente ai play off. Ancona ha un calendario duro, ma con due vittorie in casa (con Senigallia e Civitanova ad esempio) sarebbe già fuori portata per Faenza.
Senigallia, Ozzano e Imola (28): demarcano la linea playoff. Curiosamente, dovranno tutte calcare le assi del PalaCattani. Il calendario più duro ce l’ha Ozzano, unica con tre soli match casalinghi, tutti impegnativi (Roseto, Kienergia e Tigers): una Faenza «perfetta» potrebbe raggiungerla, a patto di girare a proprio favore il -8 patito all’andata. Molto dipenderà dai risultati dei felsinei nelle trasferte di Jesi, Montegranaro e Imola. Gli impegni di Senigallia non sono esenti da pericoli, i prossimi tre (in casa con Cesena ed Ancona, inframezzati dalla trasferta di Rimini) diranno se Faenza ospiterà i marchigiani alla vigilia di Pasqua avendoli ancora a vista, ma gli ultimi tre (in casa con Montegranaro e Imola, fuori con Roma) potrebbero metterli al sicuro. L’Andrea Costa può blindare la partecipazione ai playoff non fallendo gli appuntamenti casalinghi con Teramo, Civitanova e Ozzano, per non mettersi in condizione di giocarsi tutto all’ultima giornata a Senigallia. Un pronostico? Imola chiude a 36, Senigallia 34, Ozzano 32/34.
Cesena (22), Teramo (20), Luiss Roma (20): nello stesso limbo dei manfredi, con la fiammella playoff ancora accesa e il baratro degli spareggi salvezza sotto i piedi. Al momento i romani sarebbero ai playout, ma lo stato di forma ed il calendario (quattro in casa e tre fuori: solo l’ultima a Rimini è fuori portata) fanno ipotizzare un bottino di 8 punti a disposizione, e a 28 sono salvi. Delicato ma non impossibile il programma dei Tigers, che in casa con Jesi e Teramo e fuori a Civitanova o con la stessa Luiss potrebbero trovare i punti salvezza: 28 anche per loro. Rischiano di più gli abruzzesi, che dopo la trasferta di Imola ed il derby salvezza con Giulianova, troveranno la Sebastiani e le trasferte a Cesena e Roseto. Con Civitanova in casa e Jesi fuori dovranno fare bottino pieno per evitare lo scomodo 12° posto. Chiuderanno sui 24/26 punti?
Faenza (20): inutile girarci attorno, per riaprire un eventuale discorso playoff, i neroverdi dovrebbero fare filotto. Di partite impossibili non ce ne sono più, ma ospitare le tre che ambiscono alla post-season per la promozione ed andare in visita ad altre quattro (Montegranaro, Giulianova, Jesi, Civitanova) a caccia di punti salvezza vuol dire affrontare sette battaglie da coltello tra i denti. Di contro, bisognerà guardarsi alle spalle, perché il discorso playout è tutt’altro che chiuso e la quota salvezza si è impennata. Per evitare pericoli sono necessari almeno tre successi.
Jesi (15), Giulianova (6), Civitanova (6), Montegranaro (4): Jesi guarda già ai playout, complicato con quattro trasferte durissime (Roseto, Cesena e le due reatine) l’aggancio al gruppo davanti, le altre tre lotteranno per evitare l’unica retrocessione diretta.