Basket B, guida al campionato: Imola e Omegna davanti a tutte, Faenza studia da "sorpresa"
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Solo chi non fa pronostici non sbaglia, diceva un «mostro sacro» del giornalismo sportivo come Gianni Brera, e noi non ci esoneriamo dal farli, pur nella difficoltà di divinare il futuro districandosi all’interno di una stagione così particolare.
FAVORITE
In pole c’è Chiusi, progetto di Luigi Brugnaro, patron della Reyer Venezia, atto a creare una squadra satellite di quella veneta: coppia di play ben mixata (fresco e sfrontato Raffaelli, elegante e più stagionato Berti), una guardia esperta come Mei (con l’interessante Criconia alle spalle), settore ali nutrito e stazzato (Pollone, Carenza, Lombardo, Fratto) e sotto canestro il «gaucho» Bortolin, ammirato in tenera età a Rimini, in doppia cifra per diversi anni in A argentina. In Romagna pronte a contrastarla Rimini, che ha inserito un elemento di sicuro impatto come Crow in un impianto già di primo livello, e la rinnovata Imola, che ha mostrato in Supercoppa di avere un’anima, radicata sul territorio, ed un bel mix di talenti in rampa di lancio e uomini guida quali Fultz e Quaglia, oltre ad un tecnico di serie A come Moretti. Nel «gironcino» iniziale la contender è Omegna, concreta e «fisica», con l’ex faentino Sgobba a dar man forte a Balanzoni sotto i cristalli ed un play completo e buon difensore come Procacci ad armare le mani di Prandin e Del Testa. Buon collettivo anche Piombino, che rinnova le ambizioni con gli arrivi di un altro ex neroverde come Venucci e di un realizzatore di categoria superiore come Turel, affiancati al dinamico Mazzantini, all’acuto tuttofare Eliantonio ed al solido Persico.
OUTSIDER
Accanto a Faenza c’è Cesena, non corazzata come nella scorsa stagione, ma dall’organico profondo e talentuoso. Occhio poi ad Alba, che ha stupito in Supercoppa: mette in mostra il gioiellino Reggiani (classe 2002) in un collettivo ben rodato. San Miniato, vera sorpresa della scorsa stagione, ha confermato un gruppo senza centri di ruolo ma tignoso e con il possibile leader Carpanzano in crescita. Cecina ha rischiato di sparire, poi ha allestito un team giovane ed intrigante di cui gli esterni teenager Gnecchi e Bartoli possono prendere il timone. Livorno ha stelle in panca (coach Garelli) e sotto canestro (cosa ci fanno Castelli ed Ammannato in B?), oltre ai bomber Ricci e Casella: c’è da lavorare sull’organizzazione difensiva per farla diventare grande.
ZONA SALVEZZA
Ozzano ha sempre strabiliato puntando su ritmo e combattività, ma stavolta rischia per inesperienza e poca profondità. Empoli ha rivoluzionato in estate e potrebbe far fatica ad ingranare, anche se ha un nucleo di mestieranti della categoria che potrebbero porla in salvo. Oleggio, con il totem quarantenne Pilotti, sembra corta per reggere l’impatto del girone. Firenze è leggera sotto canestro, anche se l’esperienza di Bruni (altro ex Raggisolaris) e del fromboliere Poltroneri possono portarla fuori dalle secche. Alessandria è altra squadra rinnovata e senza grossi nomi: coach Vandoni dovrà lavorare parecchio, puntando su Guaccio. (va.ro.)