Basket B, Faenza comanda dopo 652 giorni: Garelli ha eguagliato Friso e Serra

Valerio Roila
Seicentocinquantadue giorni. Questo è il tempo che hanno dovuto attendere i Raggisolaris per tornare in vetta alla classifica. Una posizione non abituale nella storia societaria, nei campionati di Serie B, considerando almeno un quarto di cammino stagionale percorso. Sono due i precedenti illustri in cui Faenza è riuscita ad arrampicarsi fino al picco del girone, ed in entrambe le occasioni ha guadagnato, per qualche settimana, la posizione in solitaria, provando l’ebbrezza di guardare tutte le avversarie dall’alto in basso. Non è però il caso attuale, data la condivisione del «cocuzzolo» con la Rieti riagguantata domenica scorsa, con la vittoria di Matelica e la contemporanea caduta dei laziali in casa con Fabriano. Alla vigilia del big match con Firenze, prima «prova del fuoco» che racconterà qualcosa in più sulla consistenza dei Blacks di Gigi Garelli, ripercorriamo gli altri due gloriosi trascorsi che hanno visto i neroverdi appollaiati al vertice. Tenendo bene in mente che una cosa è scalare la cima, un’altra è attrezzarsi per restarci. E per quello, il percorso da compiere è ancora lungo.

STAGIONE 2018/2019
Giunta l’ora della dolorosa separazione con coach Regazzi, la dirigenza manfreda cerca il cambio di passo con Massimo Friso in panchina, dopo due campionati chiusi ai quarti di finale. La squadra è rinnovata per sette decimi e stupisce la compattezza raggiunta sin dalle prime giornate. Arrivano 8 vittorie consecutive, sorprendendo sin dall’esordio sul suo campo Orzinuovi, che poi salirà in A2, trascinate dalle prodezze balistiche di Mattia Venucci ed al dominio sotto i tabelloni di Giò Chiappelli. La corsa si arresta alla nona per mano dei Tigers Cesena, ma l’allora Rekico resterà in testa fino alla fine del girone d’andata (seconda per scontri diretti, con partecipazione alle Final Eight di Coppa, dove si arrivò fino alla semifinale con gli stessi cesenati), comprese sette giornate in splendida solitudine. Faenza terminò la regular season a due punti dal primo posto di Orzinuovi, ma quarta per classifica avulsa, superata anche dall’Urania Milano (anch’essa poi promossa) e raggiunse il punto più alto della storia societaria superando il primo turno playoff con San Miniato, per poi fermarsi in semifinale con Omegna.

STAGIONE 2020/2021
Dopo il campionato interrotto per Covid, si riprende in ritardo, con cautela e senza pubblico, con i raggruppamenti «mini» che poi si aggregano in gironi più ampi. Sulla panchina neroverde arriva Alberto Serra, che ha un abbrivio folgorante, vendicandosi con Cesena ed Omegna e superando anche la favoritissima Rimini. La Rekico aggancia la vetta dopo cinque turni e vi resta da sola dalla settima alla nona. Un focolaio di Covid ne ferma la galoppata, che procede con un calendario a ritmi forzati, giocando a ranghi ridotti ed ogni tre giorni. Tutto ciò costerà il fattore campo nel primo turno, che risulterà decisivo, con Bernareggio a chiudere i giochi alla «bella».