Basket B, cinque esperti "giocano" il derby Faenza-Imola: "Sarà una sfida di altissimo livello"

Valerio Roila
Faenza-Imola, atto secondo. La capolista, forte del sesto successo consecutivo, affronta la sua nemesi, l’unica squadra che sia riuscita a superarla in campionato, nonché quella che le ha soffiato il passaggio del turno in Supercoppa. Per la prima volta in stagione, però, Faenza affronterà il derby tra le mura amiche del Cattani, seppur in assenza di pubblico, e lo farà, ed anche questo è un inedito, se non proprio da favorita, quantomeno a pari merito nei pronostici. Noi abbiamo schierato un nostro quintetto di esperti, spettatori più o meno disinteressati alla vicenda, chiedendo loro aiuto per fare le carte al match.

MASSIMO SOLAROLI
(Faentino, ex coach Andrea Costa e padre di Manuele): «Sarà un derby tra una Imola attrezzata per un campionato di alta fascia, ma che al momento non ha energie per una partita di livello, ed una Faenza a cui sta girando tutto per il meglio. La Rekico, grazie ad una rosa molto lunga, sviluppa un’intensità di gioco superiore a tutte le altre, mentre l’Andrea Costa si presenta con individualità superiori e maggior esperienza, ma ha grandi problemi fisici e deve chiedere più del dovuto a giocatori molto giovani, non ancora pronti per stare in campo tanti minuti. Imola può comunque spuntarla se riesce a giocare a ritmi bassi, mischiando le carte alternando le difese, buttandola sulla tattica. Se invece si gioca una partita di corsa, ai ritmi dei Raggisolaris, saranno questi a vincere».

GIANLUIGI GALETTI
(Coach Fiorenzuola, serie B girone B): «Faenza è in salute, tonica, hanno fiducia ed il vento in poppa: per batterla bisogna metterle diversi granelli negli ingranaggi, ma è difficile da contrastare. Imola mi ha dato ad inizio stagione idea di una squadra solidissima, ma quando poi ti capitano infortuni e perdi partite ai supplementari è normale andare in affanno. Di certo sembrano un gruppo con regole e ruoli ben definiti, che raramente prende imbarcate. Non può che essere un match molto equilibrato dal primo all’ultimo minuto».

LUCA SCIPIONI
(Procuratore): «Faenza è una squadra costruita in modo intelligente, con grande struttura fisica, basata su atletismo e corsa. Mi ricorda la Orzinuovi di coach Salieri, che poi fu promossa in A2. Imola è più tecnica, gioca in maniera più controllata, ma non è certo priva di armi per contrastare l’agonismo dei faentini. Spesso in partite tese e punto a punto, come può essere un derby, le armi fisiche contano meno di quelle tecniche, ma un elemento come Pierich, che per la Rekico rappresenta la quadratura del cerchio, può far variare l’ago della bilancia. Un bel banco di prova per Faenza, perché ci sarà un clima da playoff, e di solito si gioca un basket diverso in questi frangenti».
ALESSANDRO TUMIDEI
(Coach Lugo, ex assistente di Forlì con Serra): «La situazione infortuni condiziona Imola, che con Omegna ha mostrato la forza del gruppo, giocandosela fino in fondo. Faenza è in un momento di euforia: esprime grande qualità di gioco e produce molto in attacco: proveranno a instradare il derby sui loro binari: intensità, ritmo e coinvolgimento di tutti gli elementi. L’Andrea Costa potrà spuntarla se riuscirà a giocare ai suoi ritmi, gestendo bene la palla con l’esperienza di Fultz. Due squadre di altissimo livello».

FLAVIO ROTA
(Coach Bologna 2016, serie B girone B): «Un derby con motivazioni ed agonismo ai massimi livelli: Faenza vorrà riscattare la sconfitta dell’andata e confermare la leadership, Imola deve rialzarsi dopo gli ultimi sfortunati stop. Sarà un match di alto spessore, perché entrambe sono ben allenate. Sarà punto a punto, la differenza la farà l’energia residua e la lucidità nel finale».