Basket A2, una partita speciale per l'ex Denegri: «Casale è favorita contro l’OraSì, io tifo per una doppia salvezza»

Riccardo Sabadini
Quella di sabato sera sarà una partita per speciale per un giocatore che in Romagna ha lasciato dolci ricordi: lo scorso anno vestiva la maglia numero 11 e il suo nome è Davide Denegri, un giocatore che all’ombra della Tomba di Dante ricordano con grande affetto per le sue qualità sul parquet ma anche soprattutto per il suo essere un ragazzo speciale fuori dal campo, capace di farsi voler bene da tutti per l’atteggiamento umile e mai sopra le righe. Lui, cresciuto nelle giovanili della Junior Casale Monferrato, prova a fare le carte allo scontro diretto da doppio ex.
Davide, siete reduci dalla bella vittoria a Forlì, come giudica il vostro percorso fino a questo momento?
«La società ha allestito un roster importante per la categoria, abbiamo avuto diversi problemi fisici durante l’anno, come l’infortunio di Cannon che era probabilmente il nostro giocatore di riferimento e anche l’altro americano Lacey è stato fuori parecchio, però si è creato un bel gruppo e abbiamo centrato finora due coppe (Supercoppa e Coppa Italia, ndr) che sono importanti anche se il nostro obiettivo è più a lungo termine, ci stiamo preparando con questa fase ad orologio per i playoff che saranno il momento clou della stagione».
Sabato si disputa Novipiù Monferrato contro OraSì Ravenna, due società che conosce bene.
«A Casale sono cresciuto nelle giovanili e ho fatto il mio esordio in prima squadra quindi la vedo un po’ come casa mia anche se non sono di Casale, lì ho tanti amici, la considero come una seconda casa. A Ravenna sono stati i primi due anni in cui mi approcciavo a vivere un’esperienza lontano da casa, è stata un’esperienza molto formativa dove ho instaurato dei rapporti umani molto importanti, ho avuto momenti personali molto complessi (la perdita improvvisa del papà lo scorso anno, i) e devo dire che non potevo essere in un posto migliore di Ravenna, sono contento della scelta che feci accettando l’offerta del club giallorosso». 
Sono due società che per certi versi si somigliano…
«Ho vissuto la Junior Casale prima del cambio della presidenza, ora è un’altra società, quando arrivai il primo anno a Ravenna vedevo tante analogie con Casale perché entrambe sono due società molto organizzate, in cui si facevano le cose seriamente, stipendi sempre pagati puntuali, insomma, due bei posti per fare pallacanestro. Tutti purtroppo sappiamo delle difficoltà avute in estate da Ravenna che hanno ridimensionato la situazione, io faccio il tifo per queste due squadre e spero che siano proprio l’OraSì e la Novipiù le due squadre a salvarsi direttamente nel girone salvezza». 
Ha seguito il loro campionato? Cosa pensa del loro percorso?
«Per contingenza sono stato più coinvolto nel cammino di Casale, che era inserita nel nostro girone ma ho sempre seguito, per motivi affettivi, anche Ravenna. Casale secondo me ha raccolto un po’ meno di quello che poteva per la qualità del roster, perché è vero che è un roster giovane ma di assoluta qualità, mi aspettavo potessero fare qualcosina in più. Per quel che riguarda l’OraSì oggettivamente dopo tutte le difficoltà dell’estate, con un roster costruito con tante scommesse ci sarebbe voluta davvero un’impresa per raggiungere la salvezza diretta. È vero anche che c’è stato il caso dei 4 punti tolti dopo l’esclusione di Ferrara, forse sarebbe potuta finire diversamente, fatto sta che per Ravenna il vero campionato è questo girone salvezza. Io faccio il tifo perché si possano salvare entrambe».
Come si è trovato a Ravenna? È ancora in contatto con l’ambiente?
«Sia col coach che con tanti compagni dell’anno scorso ci sentiamo ancora adesso, il rapporto è rimasto vivo. Sono in contatto anche con alcune persone che mi han fatto sentire a casa, fuori dal campo, in un momento molto difficile per me e la mia famiglia, li ringrazio davvero di cuore, sono state persone importanti, mi han lasciato un ricordo speciale».
E sabato sera chi vince?
«Purtroppo, la partita non può finire in pareggio, per cui vedo leggermente favorita Casale per il fatto che gioca in casa. I piemontesi han fatto un mercato importante inserendo Justice e Sarto, hanno cambiato assetto, Justice sta dimostrando che per la categoria ha tanti punti nelle mani ed è quello che serviva a Casale, di contro sono una squadra giovane e per disputare queste partite ci vuole un po’ di esperienza e di vissuto e questo scotto possono pagarlo. D’altro canto, il lavoro di coach Lotesoriere può essere una delle chiavi come viatico per la salvezza dei giallorossi. Sicuramente nel girone salvezza vedo grande equilibrio, secondo me si deciderà tutto all’ultima giornata».
E la sua Vanoli dove arriverà?
«Noi ci siamo posti l’obiettivo di vincere ogni partita, non è facile, c’è tanta concorrenza, quest’anno più degli altri anni. Adesso c’è questa fase ad orologio che è un po’ interlocutoria, vale per il fattore campo ma non sono ancora partite da playoff, poi a maggio inizierà un altro campionato, l’importante è lavorare bene adesso per essere pronti fisicamente e mentalmente quando conterà davvero».