Basket A2, su James garantisce il "Poz": "OraSì, mai visto un atleta così: sa volare"

Stefano Pece
Saranno gli uomini chiave dell’OraSì. D’altronde sono stati scelti per le doti atletiche, la capacità di adattarsi ai diversi ruoli e le abilità tecniche che possiedono. Stiamo parlando dei due americani Ra’Shad James e Samme Givens, due giocatori chiamati a fare la differenza in un girone che con tutta probabilità comprenderà anche le corazzate campane e le nobili decadute Roma e Pistoia. Il primo a complimentarsi con Ravenna per la scelta fatta è Gianmarco Pozzecco, oggi head coach della Dinamo Sassari, ma nel 2016-17 assistente allenatore sulla panchina del Cedevita Zagabria, formazione nella quale giocava proprio James: «Qualche giorno fa parlavo di Ra’Shad con Filip Kruslin che ha condiviso quell’annata con noi, e ricordavamo le notevoli doti umane del ragazzo - racconta il Poz -. Quando arrivò da noi al Cedevita era quasi un rookie, veniva da un anno di G-League e impiegò un po’ di tempo ad ambientarsi. Il sistema di gioco era diverso da quello a cui era abituato e si inseriva in un gruppo che era cambiato poco dall’anno precedente, ma alla fine della stagione gli feci i complimenti per la crescita eccezionale che aveva avuto».
Sulle doti tecnico-atletiche del giocatore però, nessun dubbio: «È un atleta come io non ne ho mai visti - sottolinea Pozzecco -. È alto più o meno come me, ma salta talmente in alto che sembra volare. A Ravenna c’è una bella atmosfera e sono convinto che coi suoi salti Ra’Shad la saprà infiammare». A certificare le sue opinioni Pozzecco aggiunge: «Quell’anno puntavamo a vincere sia l’Eurocup che l’Adriatic League e James era un giocatore molto quotato. So che in seguito ha avuto altre buone stagioni quindi, senza fare proclami, per me si tratta di un giocatore di altissimo livello. Anzi, con tutto il rispetto per Ravenna, mi ha stupito che abbia accettato di scendere di categoria. Se sta bene, in A2 può fare la differenza». Forse i due grossi infortuni che ha subito, spalla e ginocchio, hanno influenzato le ultime stagioni e il giocatore aveva voglia di rilanciarsi: «È vero che mi ha stupito vedere James scendere in A2, ma lo sarei stato di più se fosse avvenuto in un altro momento storico. Il Covid ha stravolto il mercato e sono diversi i giocatori che hanno accettato di scendere di categoria - conclude Poz -. E poi sono contento che sia arrivato in Italia, spero di riuscire a vederlo».
Su Samme Givens, invece, la certificazione arriva da Damiano Cagnazzo. L’allenatore è un esperto della serie A2: viene dalle esperienze di Jesi e San Severo e ha conosciuto Givens attraverso il lavoro di scouting. Il nativo di Filadelfia fu visionato da Cagnazzo ai tempi di Jesi: «Ho avuto modo di vedere Givens in video - racconta il tecnico -. A quei tempi giocava in Israele dove è rimasto per quattro anni e di lui mi colpì subito la capacità di saper giocare a pallacanestro nel vero senso del termine perché possedeva un alto quoziente intellettivo sul campo. Purtroppo cercavamo un altro ruolo, ma l’impressione che mi lasciò fu molto buona». L’analisi di Cagnazzo non si limita quindi alle dimensioni del giocatore. Givens infatti è presentato come ala grande ma è alto «solo» 198 centimetri: «È vero che può sembrare piccolo per il ruolo, ma Givens possiede capacità che prescindono dai centimetri - afferma il tecnico -. Gioca per la squadra e oltre ai numeri che produce, ha l’abilità di migliorare i compagni. Infatti le squadre nelle quali ha giocato hanno sempre raggiunto i playoff. In Israele lo ha fatto con due club diversi». Givens ha sviluppato tutta la sua carriera in Europa. Oltre a Israele ha giocato in Francia, Germania e Finlandia. Ma saprà adattarsi al campionato italiano? «Ha 31 anni quindi ha già un lungo percorso alle spalle. Ha iniziato al college, poi in Israele ha avuto modo di adattarsi a un regolamento simile a quello della nostra serie A2 poiché anche lì sono ammessi due soli stranieri per squadra. Gli servirà senza dubbio un periodo di ambientamento ma credo che sarà un lasso di tempo abbastanza breve e sono sicuro che Ravenna abbia fatto una bella pescata scegliendolo».