Basket A2, quanti incroci sulla Ravegnana: domenica al Palafiera ben 4 ex sul parquet

Negli ultimi anni, la rivalità tra Ravenna e Forlì ha incendiato la passione cestistica dei tifosi; una rivalità relativamente fresca, tra una piazza storica come Forlì, che ha una tradizione e un passato glorioso, e una società in ascesa come l’OraSì Ravenna che si è affermata nell’ultimo decennio e che spesso ha ottenuto risultati migliori dei cugini. Ad accendere ulteriormente questo «dualismo della Ravegnana» ci ha spesso pensato il mercato che ha visto le due squadre scambiarsi giocatori, proprio come successo questa estate, con la dirigenza Unieuro che ha attinto a piene mani in casa Ravenna, acquisendo capitan Daniele Cinciarini e Giulio Gazzotti, oltre che alla presa più dolorosa per i tifosi giallorossi e cioè coach Antimo Martino, fautore delle stagioni più esaltanti del sodalizio di via della Lirica. 
Dei tre ex che domenica scenderanno in campo con la maglia dell’Unieuro sicuramente quello che farà più male ai tifosi giallorossi sarà coach Antimo Martino: a lui sono legati ricordi dolcissimi delle migliori annate dell’OraSì. Martino, arrivato nel 2014 per sostituire Giordani, ha conquistato piano piano l’amore della piazza, con prestazioni e risultati sempre più convincenti, culminati nella semifinale promozione persa 3-0 contro la Virtus Bologna, dopo due serie storiche vinte contro Roma e Verona e nella finale di Coppa Italia persa con Tortona nella stagione 2017-2018, l’ultima del coach molisano sulla panchina di Ravenna. Cinciarini nella scorsa stagione è stato il capitano dell’OraSì ed ha accettato di riunirsi a Martino tornando a Forlì 20 anni dopo il suo esordio tra i professionisti sotto San Mercuriale: a Ravenna ha fatto bene lasciando buoni ricordi, la dirigenza sarebbe volentieri ripartita da lui nella costruzione della squadra ma non avendo certezze in estate, Cincia ha preferito assecondare le sirene provenienti da Forlì, così come ha fatto Giulio Gazzotti che, dopo una sola stagione in maglia Ravenna, è andato a completare il pacchetto lunghi dell’Unieuro con la sua solidità e la sua fisicità. Anche in casa OraSì ci sono due ex: si tratta di Bernardo Musso e Danilo Petrovic. Il primo vestì il biancorosso di Forlì nella stagione 2012-2013 militando nel campionato di A2, una stagione che terminò con la conquista dei playoff e la sconfitta per 3-0 nei quarti di finale contro la Centrale del Latte Brescia, in una Forlì guidata in panchina da Sandro dell’Agnello e in campo da Terrence Roderick e Miroslav Todic. Petrovic invece fece parte dell’Unieuro nell’annata 2019-2020, con un ruolo marginale, come testimoniato dai 10 minuti di media di utilizzo e dai poco meno di 3 punti a partita realizzati. Di incroci di mercato sulla Ravegnana ce ne sono stati parecchi: l’ultimo in ordine cronologico ad aver percorso la Ravegnana da San Mercuriale in direzione tomba di Dante è stato Tommaso Oxilia che lasciò Forlì per sposare il progetto triennale di Ravenna con coach Cancellieri e che proprio nel derby lo scorso anno ha subito il grave infortunio che tuttora lo tiene ai box. Jacopo Giachetti è stato forse il doppio ex più discusso: arrivato a Ravenna proprio con coach Martino nella stagione 2017-2018, pur disputando una discreta stagione in giallorosso non legò mai del tutto con l’ambiente ed a fine stagione accettò le sirene dell’Unieuro Forlì, di cui è diventato bandiera e capitano. Un suo gestaccio, in occasione di un derby al Pala de Andrè, gli attirò poi le antipatie dei tifosi ravennati che in occasione di ogni incontro non hanno mai smesso di beccarlo. E poi ancora Masciadri, Marino, Chiumenti, Sergio, tutti giocatori che hanno vestito entrambe le maglie anche se non in epoca contemporanea. (r.s.)