Basket A2, per Tilghman è sempre la festa della mamma: «Vi racconto mio figlio, innamorato di Ravenna»

Riccardo Sabadini
La mamma è sempre la mamma, anche se sei un campione di pallacanestro e giochi al di là dell’oceano, lontano da casa e dai tuoi affetti. Sui social giallorossi ha fatto capolino da qualche tempo una donna che all’anagrafe fa Ursula e di cognome fa Collins Tilghman e che è la mamma di quell’Austin che sta trascinando l’OraSi nei piani alti della classifica a suon di prestazioni convincenti e canestri pesanti: «Sono abituata ad averlo lontano da casa - racconta mamma Tilghman dagli Usa - Austin da bambino ha frequentato un collegio che era sì nello stesso Stato, ma non dormiva con noi la notte e spesso non tornava nemmeno per le vacanze, poi è andato al college. È dura perché mi manca il non poterlo abbracciare fisicamente, soprattutto in tempi difficili come questi con la pandemia o durante le festività». «Siamo una famiglia molto unita - gli fa eco Austin - una famiglia sportiva con mio padre che è stato il mio coach e mi ha iniziato al basket e al football; hanno fatto tanti sacrifici per permettermi di arrivare dove sono e gli sono molto grato. È dura partire, andare dall’altra parte dell’oceano e non vederli per dieci mesi, è vero che ci possiamo sentire spesso grazie alla tecnologia ma non è la stessa cosa». «La tecnologia effettivamente ci aiuta ad abbattere le distanze - ci racconta ancora Ursula - siamo molto legati e ci sentiamo tre o quattro volte a settimana usando FaceTime ed utilizziamo WhatsApp per scambiarci foto e condividere momenti divertenti di vita familiare, come ad esempio le foto di loro padre che si addormenta seduto».
Con l’approdo di Ben Bentil alla corte di Ettore Messina all’AX Armani Exchange Milano, Austin si è riunito con il suo stepbrother. «E’ la prima volta che ci capita di essere nella stessa area dai tempi dell’high school, dopo di che ognuno ha fatto il suo percorso e non ci siamo mai visti più di tanto. Averlo qui vicino a me (Ben è venuto a Ravenna a vedere una partita dell’OraSì mentre Austin è già andato diverse volte a Milano, ndr) è importante perché è una figura di riferimento con cui posso parlare, non solo al telefono, e confrontarmi. La vita degli americani è difficile all’estero perché solitamente non ce ne sono tanti per squadra e di conseguenza, pur avendo creato ottimi rapporti con i compagni, capita spesso di restare da soli, avere Ben qua vicino mi fa sentire meno solo».
Mamma Ursula, al di là dell’oceano, invece ha un doppio impegno per seguire i suoi figli: «Seguo l’Orasi e l’AX Armani Exchange Milano tramite i canali social Facebook, Instagram e Twitter dei club e ho sottoscritto l’abbonamento all’app Lnp Pass per poter vedere le partite di Ravenna sia in diretta che in replica, è un po’ più dura con quelle di Eurolega di Ben ma seguo gli highlights su YouTube e ovviamente le statistiche in diretta».
La signora Tilghman ci ha tenuto a raccontarci anche quanto Austin sia al settimo cielo per la sua situazione attuale e quanto si trovi bene a Ravenna. «Aussy ama Ravenna e l’Italia in generale, mi parla sempre delle persone, dei posti da visitare e dei tifosi, dice che sono speciali e che gli trasmettono una grandissima energia positiva. Si trova benissimo con i compagni di squadra e con l’allenatore, è davvero al settimo cielo. Ah, e poi si è innamorato del cibo italiano, dice che si mangia davvero molto bene e da mamma sono un po’ gelosa perché speravo che gli mancasse la mia cucina ma non credo sia così. Ha avuto solo qualche piccolo problemino con l’auto con il cambio manuale (ride, ndr), diciamo che non era proprio abituato e le prime volte la macchina gli si spegneva in mezzo alla strada ma ora va molto meglio». Mamma Ursula ha toccato anche con mano la disponibilità dei tifosi giallorossi. «I tifosi di Ravenna sono molto gentili e mi hanno aiutato in diversi frangenti, avevamo pianificato di venire a trovare Austin e Ben in febbraio ma a causa del peggioramento della situazione legata alla pandemia i voli sono stati cancellati e abbiamo dovuto riprogrammare per marzo. L’idea è quella di venire e vedere giocare entrambi i ragazzi e poi approfittarne per visitare alcuni posti meravigliosi che in Italia non mancano certamente ed assaggiare il vostro delizioso cibo». E siamo certi che, se avrà occasione di provare la piadina e i cappelletti, non rimarrà delusa.