Basket A2, OraSì, il jolly Oxilia e il primato: «Il nostro segreto? E’ la difesa»

Stefano Pece
Partenza migliore non poteva esserci per l’OraSì di coach Lotesoriere che, battendo Nardò, è giunta alla sua quarta vittoria consecutiva. E non era affatto scontato che fosse così, soprattutto considerando che per il tecnico si tratta della prima esperienza da capo allenatore, che il gruppo è stato ringiovanito molto e che gli americani sono all’esordio nel campionato italiano. Tuttavia tutto sembra funzionare nel migliore dei modi, anche per merito di una panchina all’altezza dalla quale escono giocatori come Gazzotti, Berdini, Denegri e Oxilia che sono in grado di portare un robusto contributo alla causa. Gli ultimi due sono stati autori di una grande prestazione contro Nardò e Tommy Oxilia, per la sua duttilità, sta diventando il giocatore chiave di questa squadra. In grado di marcare sia i piccoli che i lunghi, può giocare in almeno tre ruoli senza calare di rendimento e sta accumulando, oltre alle statistiche, tanti minuti di quel lavoro oscuro che fa contenti gli allenatori anche se non figura sul tabellino.
Oxilia individua un tratto comune nelle quattro vittorie dell’OraSì: «È la difesa - sottolinea convinto -. Dall’inizio della stagione abbiamo compreso che questa deve essere il nostro punto di forza pertanto, se devo scegliere un particolare che accomuna le prime partite, è proprio la grande solidità difensiva che abbiamo dimostrato». Con 68.5 punti concessi a partita, la difesa giallorossa è la migliore del girone Rosso. Ma se questa sta funzionando a dovere, il merito è anche della comunicazione che esiste in campo fra i giocatori e dell’armonia di un gruppo nel quale ognuno sa cosa deve fare: «Di sicuro il nostro carattere distintivo è la forza del gruppo - sottolinea Oxilia - l’unione nei momenti di difficoltà. La voglia di vincere che ciascuno di noi ha dentro, condivisa nel gruppo diventa ancora più forte. Questa voglia è visibile sia la domenica che durante la settimana, in ogni momento dell’allenamento».
E al jolly giallorosso non sembra pesare il fatto di entrare dalla panchina. Se l’anno scorso è stata la stagione del ritorno e del rodaggio dopo l’infortunio, questa può essere la stagione del salto di qualità. «Mi piace rendermi utile su più lati del campo, mi metto a disposizione della squadra e del coach, non fa differenza partire in quintetto o entrare in corsa, l’importante è farsi trovare pronti. Ho lavorato tanto dopo l’infortunio e continuerò a farlo. Sono soddisfatto delle prime quattro uscite ma siamo ancora agli inizi. Bisogna rimanere focalizzati sull’obiettivo senza illudersi». Merito di questo rendimento è anche di coach Lotesoriere che ha trovato il modo giusto di adoperare l’arma Oxilia: «È normale che le vittorie aiutino, ma si è respirata un’aria buona fin dal primo giorno e con il coach c’è sempre stata un’atmosfera di fiducia reciproca».
Inoltre il feeling che si è creato col pubblico sta facendo il resto. Domenica scorsa la tifoseria giallorossa non ha mai smesso di sostenere la squadra, soprattutto quando era sotto di 14 punti dopo il primo quarto. Una sintonia che i giocatori stanno percependo e che servirà a maggior ragione domenica prossima quando al Pala de André arriverà Verona. «A noi giocatori mancava tanto il pubblico. E’ stato emozionante tornare a giocare con il palazzetto aperto e abbiamo tutti la speranza che si possa arrivare al massimo della capienza il prima possibile, ma dopo l’anno e mezzo che abbiamo passato, siamo grati di poter giocare a queste condizioni, anche se con un numero limitato di spettatori. Lo scorso anno ho vissuto poco la città. Quest’anno sto recuperando e trovo molto affascinante andare alla scoperta di una città come Ravenna, conoscere le sue tipicità, le sue bellezze e i suoi angoli nascosti. Al futuro ci penseremo solo alla fine della stagione. In questo momento penso solo a far bene qui e a migliorare».