Basket A2, OraSì e Trovato, matrimonio agli sgoccioli: «Un progetto ridimensionato? Non resto...»

Romagna | 24 Giugno 2021 Sport
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Stefano Pece
Dal prossimo 30 giugno Julio Trovato non sarà più il direttore generale del Basket Ravenna. Il dirigente piemontese non lo ha ancora detto esplicitamente, ma lo ha lasciato intendere quando ha affermato che «in un progetto ridimensionato rispetto alle stagioni precedenti non intendo rimanere». Dunque, essendo questa la tendenza intravista negli ultimi giorni, si è rafforzata in lui l’idea di andarsene. Intanto però, Trovato ripercorre i suoi tre anni di permanenza in giallorosso e, alla luce di ciò che è stato realizzato, è facile capire il perché della sua decisione di partire. «Sono stati tre anni secondo me molto positivi - afferma -. Dal punto di vista sportivo Vianello mi aveva chiesto di rimanere sempre nella fascia medio alta della classifica e di portare la squadra ogni anno ai playoff poiché, prima del mio arrivo, era accaduto una volta sola. E non si può negare che sia un obiettivo centrato». Trovato aggiunge: «Solitamente il secondo anno sarebbe quello in cui si indirizzano meglio le risorse e si pianifica la progettualità futura, ma noi abbiamo bruciato le tappe e abbiamo svolto una stagione di livello assoluto. Magari non sarebbe finita con la promozione, ma questo non lo sapremo mai».
Tuttavia quella stagione irripetibile non ha portato solo entusiasmo nell’ambiente, ma anche molti utili nelle casse della società. Tanti pro quindi, ma anche qualche contro: «Eravamo riusciti a ottenere anche la gestione della Coppa Italia e in soli tre giorni avevamo fatto 17mila euro di incasso. Per noi sarebbe stato un evento importante, giocandolo in casa e da primi in classifica. Il rovescio della medaglia è stato che non potevamo permetterci di mantenere quella squadra per la stagione seguente poiché tutti i giocatori avevano avanzato richieste a salire».
Ecco perché quest’anno la società ha optato per il cambio di rotta, costruendo una squadra più giovane e dando il via a un nuovo ciclo: «Quest’anno ci siamo proposti di prendere il premio under mettendo in roster tre giovanissimi e ci siamo riusciti, ottenendo anche la partecipazione ai playoff da protagonisti. Dal punto di vista sportivo abbiamo rispettato tutto ciò che ci era stato chiesto». Anche dal punto di vista societario la presenza di Trovato ha portato a un miglioramento nell’organizzazione: «Un altro obiettivo era quello di investire sullo staff societario, quindi abbiamo creato l’ufficio comunicazione e l’ufficio marketing lavorando su persone del territorio. Cito per esempio la formazione di Lorenzo Brigadeci come team manager che testimonia la crescita di professionalità dello staff». Trovato parla anche del premio per gli abbonati alla Lnp-Tv quale testimonianza della fidelizzazione del tifoso: «Siamo arrivati secondi solo dietro a Forlì, e unicamente per la qualità della trasmissione nella quale Forlì è all’avanguardia. Ma per numero di abbonati siamo i primi, davanti a Napoli o Torino, piazze sicuramente poco paragonabili a Ravenna. Anche questo ci ha fruttato un premio economico che fa senz’altro piacere, ma che soprattutto testimonia l’affetto dei nostri tifosi anche in un anno difficile come questo».
Non sono mancati gli errori, come i tre anni di contratto sottoscritti con Mazzon a scatola chiusa, ma al netto dei successi sono incidenti di percorso che possono capitare: «Nella parte sportiva ci sono sempre delle scelte che si rivelano non corrette. A quella sbagliata si contrappone però la scelta azzeccata del contratto pluriennale a Bulleri che ci ha permesso di avere un buyout quando lui è andato a Varese quindi alla fine le cose si compensano». Trovato parla anche del suo rapporto con Vianello il quale, come tutti sanno, è un presidente che vuole sempre dire la sua sulla gestione della squadra: «Ho discusso molto con lui - racconta Trovato -. Vianello dice tutto ciò che pensa senza mezzi termini e senza filtri. Io ho cercato di parlare altrettanto apertamente con lui e gli ho sempre detto ciò che pensavo. Ci siamo anche scontrati, come è normale che sia in un rapporto presidente-direttore generale ma credo che in fin dei conti sia contento di questi tre anni».
Adesso Trovato dove andrà? Una delle opzioni è la Stella Azzurra, società che lavora sui giovani ed è vicina alla filosofia del dirigente piemontese. Ma il dg ha anche altre offerte sul piatto: «Non ho ancora firmato niente per il momento» taglia corto. E su Cancellieri: «Credo che se ci sarà l’idea di ridimensionare, non resterà». Per Canc c’è un interesse di Scafati, mentre al suo posto potrebbe arrivare Alberto Serra della Rekico.
L’ormai ex dirigente giallorosso chiude quindi auspicando che Ravenna non voglia ridimensionare: «Ritengo che Vianello voglia continuare, ma mi auguro che non sia intenzionato a ridimensionare il budget societario perché rischia che tutto torni al livello di tre anni fa. Quando sono arrivato, infatti, non ho messo mano al budget relativo alla squadra, ma ho modificato tutto il contorno, prendendo persone di alto livello professionale e portando mezzi utili a far crescere la qualità del lavoro. Spero quindi che lui non voglia privarsi di tutto questo». Tuttavia, dopo le sirene di allarme lanciate dallo stesso Vianello, e nonostante le rassicurazioni di Unigrà e amministrazione comunale, sono in molti a sondare il terreno per capire se Ravenna sia intenzionata a vendere il suo titolo.
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