Basket A2, OraSì che è davvero finita: "L’anno prossimo? Un casino"
Stefano Pece
La Fip ha decretato la conclusione del campionato di serie A2 rendendo ufficiale una notizia che aleggiava nell’aria da tempo. Il comunicato è stato diramato nel tardo pomeriggio di martedì, cogliendo di sorpresa il presidente del Basket Ravenna, Roberto Vianello: «Non mi aspettavo che la decisione arrivasse questa settimana - le parole del patron giallorosso -. Pensavo piuttosto alla prossima. Ne prendiamo atto, ma adesso ci saranno moltissime cose di cui discutere».
Vianello infatti avrebbe gradito maggiori indicazioni da parte del comunicato della Federazione. E aggiunge: «Mi sembra la classica soluzione all’italiana, che lascia molte domande senza risposta. Nel comunicato non è specificato niente di più del fatto che la stagione è conclusa. Non una parola sul futuro e nemmeno sui problemi che dovranno affrontare le società». Come è noto, quando la stagione è stata interrotta l’OraSì si trovava al primo posto con largo margine sulla seconda e con una sola partita da giocare per terminare la regular season. Successivamente, nel calendario ufficiale, avrebbe dovuto avere luogo la fase a orologio. La conclusione del campionato decisa in Federazione mette quindi fine ai sogni di gloria dei bizantini? «Non siamo in grado di dire nulla - specifica Vianello -. Infatti non ci hanno detto niente sulle promozioni e sulle retrocessioni. Le classifiche contano? A cosa dobbiamo prepararci? È chiaro che a breve ci aspettiamo qualche indicazione più chiara».
È altresì chiaro che riprendere l’attività non sarà facile dopo una situazione che non ha precedenti nella storia. Uno dei principali tavoli di discussione è quello sul taglio degli stipendi dei giocatori. Le società, sostenute dalla Federazione, propongono una retribuzione pari al 70% degli accordi stipulati in estate, ma le associazioni di categoria degli allenatori e dei giocatori chiedono l’80%. Ravenna poi non ha contratti biennali, quindi anche in ottica 2021 dovrà ridiscutere con tutti i suoi tesserati. Vianello pertanto non si fa illusioni sul futuro del movimento: «Secondo me ci sarà un contenimento dei costi notevole. Gli stessi giocatori, parlo in generale e non di Ravenna in particolare, faranno fatica a trovare proposte allettanti pertanto o se ne andranno oppure dovranno accontentarsi. In parole povere sarà un bel casino organizzare la prossima stagione. Ma è presto per parlarne adesso. Finché non ci danno qualche indicazione in più, ogni discorso lascia il tempo che trova».
Le indicazioni dovrebbero arrivare dal consiglio di Lega previsto per il 15 aprile, anche per capire quale strada percorrere in vista della prossima iscrizione al campionato. Sembra infatti che saranno le società a indicare la categoria nella quale vorranno militare, ma molto dipenderà dalla solidità degli sponsor e dalle garanzie economiche che saranno in grado di offrire. Vianello si dice sicuro sulla solidità di Unigrà: «Parleremo presto - spiega - ma non è tanto il main sponsor che mi preoccupa, quanto piuttosto tutti quelli più piccoli. Ripeto, è presto per parlare ora, meglio aspettare le direttive della Federazione».