Basket A2, Lotesoriere non ha dubbi: «Orgoglio OraSì, noi non molliamo mai: nel 2021 siamo andati oltre le aspettative»
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Stefano Pece
Ha vinto il più forte. L’OraSì è uscita a testa alta alla super sfida del Pala Mangano con Scafati, ma è stata battuta da una Givova solida, cinica e sempre in controllo della partita. Ravenna chiude così il 2021 e il girone di andata al secondo posto, ma con tante note positive: «La prima è legata all’entusiasmo che si è creato intorno alla squadra e come la squadra stessa abbia incarnato i valori di attaccamento alla città e alla maglia», è questo il pensiero di coach Alessandro Lotesoriere, artefice di questo percorso di crescita. «A prescindere dai risultati, la squadra non molla mai - prosegue Lotesoriere -. Dal punto di vista tecnico il campionato sta andando oltre le aspettative. Per una squadra giovane e inesperta come la nostra, avere inanellato così tante vittorie è un traguardo eccezionale. Ci permette di guardare all’obiettivo salvezza con ottimismo e ci ha regalato la ciliegina sulla torta che è la qualificazione alla Coppa Italia».
Lotesoriere però è consapevole del lavoro che c’è ancora da fare: «Quando viviamo i momenti di difficoltà, che in ogni gara non mancano mai, facciamo ancora troppi errori legati all’inesperienza. Questo è il risultato di una comprensione non troppo elevata di ciò che succede in campo a livello tattico. E dal punto di vista offensivo - aggiunge - dobbiamo essere più efficienti nel tiro da 3. Questo passa certamente dal miglioramento individuale, ma anche dal flusso di gioco che mette i giocatori in condizione di colpire e che in alcuni momenti non è stato fluido».
Ripensando alle premesse estive, però, l’OraSì di scommesse ne ha vinte molte. La prima è personale poiché Lotesoriere aveva detto in estate che, trovandosi già quattro giocatori in roster, avrebbe dovuto adattarsi alle loro caratteristiche nella scelta degli altri sei: «A livello generale la costruzione del gruppo sta dando i suoi frutti, ma il resto lo ha fatto il lavoro quotidiano e la progressiva conoscenza e comprensione dei giocatori fra di loro». Tra le scommesse vinte, una è legata agli americani, pescati dal nulla e finora determinanti: «Dal mio punto di vista - spiega Lote - avere lavorato due anni in serie A aiuta, perché ti permette di avere molte più opportunità a livello quantitativo di vedere giocatori e studiare campionati diversi. Poi quando la scelta si è ridotta ai classici tre nomi, la condivisione di idee con due dirigenti esperti come Bottaro e Montini ha portato a queste decisioni. È stato un bel lavoro di staff e siamo contenti che questi ragazzi stiano andando anche oltre a quello che avevamo immaginato».
L’altra scommessa è quella sugli under. Berdini è in crescita costante, Arnaldo manca ancora di continuità ma sta mostrando barlumi di ciò che potrebbe diventare: «Gli under, se continueranno a lavorare bene, devono diventare i nostri acquisti del girone di ritorno. Sappiamo che avranno qualche up and down, ma l’importante è come loro continueranno a lavorare in allenamento. Potrebbero davvero diventare il valore aggiunto per il girone di ritorno». Prima però bisogna chiudere in bellezza il girone di andata che termina il 2 gennaio con il derby più sentito di tutti. Al Pala de André arriverà Forlì. L’OraSì potrà godersi un po’ di riposo in vista della sfida: «Abbiamo spinto tanto in questi mesi e ne avevamo bisogno. Sfrutteremo la pausa soprattutto dal punto di vista mentale e quando torneremo al lavoro, il fatto di dovere preparare il derby aiuterà molto a tornare subito sul pezzo». Un derby che si vorrebbe giocato davanti al pubblico delle grandi occasioni: «Il sogno sarebbe vedere il palazzetto pieno - chiude Lote - la realtà purtroppo è che dipende da una situazione che non è di nostra competenza».