Basket A2, Lotesoriere e un’OraSì che lievita bene: «Stiamo già trovando la nostra identità»

Romagna | 27 Agosto 2021 Sport
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Stefano Pece
Agosto sta finendo e l’OraSì sta sudando in palestra per prepararsi alle sfide che verranno. Lo sta facendo però con il solo gruppo degli italiani più diversi ragazzi aggregati dalle giovanili dai quali verrà pescato l’ultimo lungo da mettere a roster. Gli americani, infatti, ancora non ci sono. Tilghman per problemi di ritardi con il visto, l’altro perché ancora non è stato firmato. Sfumata la pista Thomas, volato in Francia, il Basket Ravenna ha virato su altri nomi tra i quali spicca quello di Damian Hollis, sicuramente un giocatore in grado di garantire più minuti rispetto a Thomas, ma forse non il più vicino alla società giallorossa. «Il minutaggio sarà diviso in maniera che tutti abbiano il dovuto spazio - sottolinea coach Alessandro Lotesoriere -. Nel reparto lunghi la situazione è ideale per permettere questo poiché abbiamo già due giocatori di ruolo (Gazzotti e Simioni, ndr) e Oxilia che può giocare sia da esterno che da lungo. L’americano sarà funzionale a questa rotazione e avrà una doppia dimensione, cioè dovrà essere in grado di giocare sia fronte che spalle a canestro». La società sul taccuino non ha soltanto Hollis e ogni giorno è buono per la firma. Su questo ritardo Lotesoriere non mostra grossa preoccupazione: «Hollis è un giocatore libero sul mercato, ma non è il solo che ci è stato proposto. Più passa il tempo, più il mercato offre spiragli», spiega. Infatti, com’è noto, Ravenna ha ridotto il budget rispetto agli anni passati pertanto non può permettersi di spendere oltre i centomila euro. E, grazie al fatto che quasi tutte le squadre hanno completato il roster, gli Usa rimasti a piedi potrebbero abbassare le pretese: «La squadra sta trovando la sua identità e sta lavorando nella maniera giusta, quindi non sono preoccupato per la mancanza degli americani. Lavorando in questo modo chiunque arriverà impiegherà poco tempo ad ambientarsi». Il tecnico pugliese certifica il buon lavoro fatto finora e pone l’accento sull’accoppiata Cinciarini-Gazzotti quali trascinatori del gruppo: «Loro due saranno i nostri punti di riferimento nel lavoro quotidiano e stanno già interpretando alla grande questo ruolo, ma devo fare i complimenti anche ai tre ragazzi del 1998 perché stanno trasmettendo ai più giovani la propria esperienza e la propria voglia di fare».
Per quanto riguarda il lavoro in palestra la squadra si sta dividendo fra una parte atletica e una tecnica, senza per il momento forzare troppo la mano sull’assimilazione degli schemi: «Quella che sta finendo è stata la prima vera settimana di carico rispetto a quella precedente che era stata più che altro di riattivazione fisica. I ragazzi si sono fatti trovare pronti e si è creato lo spazio per introdurre i primi schemi di attacco. Presto introdurremo anche qualche schema difensivo, poiché la difesa necessita di reazioni e movimenti diversi dall’attacco, quindi ha bisogno di un lavoro più impegnativo». Il predecessore di Lotesoriere, Massimo Cancellieri, puntava tutto il proprio gioco sull’impatto difensivo. La sua filosofia era impedire agli avversari di fare canestro. Lotesoriere invece ha un approccio diverso: «Non conta quale sia la mia idea di pallacanestro, ma quale sia quella più funzionale agli uomini che ho a disposizione. Sono io che devo adattarmi a loro». Gran parte del potenziale dipenderà dall’ultimo americano, ma la squadra appare ben allestita: «In questo momento si può parlare soltanto in termini di profondità del roster più che di forza oggettiva delle squadre - commenta il tecnico -. Da questo punto di vista nel girone che ci riguarda le nostre vicine di casa Ferrara, Forlì e Cento hanno lavorato molto bene, facendo investimenti importanti. Oltre a loro ci sono Verona e Scafati, poi tutte le altre. Noi dovremo essere bravi ad emergere da questa fascia, ma dobbiamo farlo un passo alla volta». Tre partite amichevoli e poi Supercoppa: «La Supercoppa è una competizione come le altre e noi la giocheremo provando a fare il meglio possibile per vincere ogni partita».
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