Basket A2, l’OraSì Ravenna e i caldi finali a San Severo rievocati dall'ex Venuto: «Ma stavolta può chiuderla prima»

Romagna | 05 Marzo 2022 Sport
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Riccardo Sabadini
Dici San Severo e i tifosi giallorossi sorridono: le ultime due campagne pugliesi infatti hanno visto l’OraSì fare bottino pieno in entrambe le occasioni anche se i romagnoli hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per piegare la resistenza degli ostici pugliesi. La prima delle due vittorie è sicuramente quella rimasta più impressa, con il canestro a fil di sirena di Charles Thomas a sancire il 77-79 finale, al termine di una gara dai due volti, inizialmente pessima con i giallorossi sprofondati fino al -15 per poi recuperare e centrare la W in extremis. Lo scorso anno invece i romagnoli si imposero per 83-81, grazie ai 26 punti di Givens, in un match non senza strascico polemico con le vibranti proteste contro gli arbitri del patron Allianz, Amerigo Ciavarella. Uno dei due giocatori presenti in campo in tutte e due le vittorie fu Marco Venuto, due stagioni con la maglia dell’OraSì, ora nel girone verde con Treviglio.
Venuto, come sta andando la sua stagione? Le manca Ravenna?
«Siamo soddisfatti. Abbiamo raggiunto la finale di Supercoppa che abbiamo perso contro Piacenza ed ora siamo quarti in classifica, siamo in linea con le aspettative societarie. Soprattutto considerando che abbiamo avuto un po’ di problemi di infortuni e soprattutto c’è stata la squalifica di Potts (altro ex indimenticato giallorosso, squalificato per utilizzo di cannabis, ndr) che ci ha condizionato pesantemente. Siamo dove volevamo essere per cui non possiamo lamentarci, con la prospettiva di cercare di migliorare la nostra posizione. Mi manca un po’ il mare di Ravenna, penso che la qualità della vita lì non abbia eguali ma anche qua si sta bene. La società è molto solida, vuole fare le cose per bene, ha un bel progetto e come per ogni nuovo progetto ci vuole tempo, è arrivato un nuovo presidente molto ambizioso, sta investendo tanto e quello è importante».
E l’OraSì la segue? Sorpreso del rendimento della sua ex squadra?
«Certo che la seguo, sono molto affezionato alla società e alla città, ho tanti amici in Romagna come l’eterno Cincia (con cui ha condiviso, oltre allo scorso anno in giallorosso, la stagione della promozione in A della Fortitudo, ndr). Sorpreso non direi. Ravenna sta facendo un ottimo campionato ma ha fatto delle ottime scelte, in primis quella di confermare un gruppo solido di italiani giovani che ha lavorato tanto l’anno scorso insieme creando così una base importante. Poi ha aggiunto due americani di ottimo livello e già così l’80% del lavoro è stato fatto. Anche la scelta dell’allenatore, che conosce già la piazza ed ha lavorato ad altissimi livelli, è stata molto intelligente. Dal chiudere un buon pacchetto sulla carta a fare poi il campionato che sta facendo Ravenna ovviamente ce ne passa per cui non posso che fare i miei più sentiti complimenti».
Domenica i suoi ex compagni sono di scena a San Severo, dove lei ha centrato due vittorie negli ultimi due anni, due partite molto tirate.
«San Severo è un campo molto difficile, soprattutto ora che è stata aumentata la capienza negli impianti e quindi sarà a maggior ragione caldissimo. È una squadra che non ha un talento diffusissimo ma ha puntato forte su un americano di talento come Sabin che sta facendo una stagione strepitosa, a cui ha affiancato un gruppo coriaceo e un ottimo allenatore per cui Ravenna, per tornare a casa coi due punti, dovrà fare una partita solida, un po’ come abbiamo fatto noi negli ultimi due anni che siamo riusciti a vincere le gare essendo quadrati nei possessi che contano. Tra l’altro l’OraSì ha già dimostrato di saper gestire i finali punto a punto, le auguro di non averne bisogno a San Severo e di poter centrare un altro successo importante per il proseguo del suo cammino».
 
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