Basket A2, le avversarie dell'OraSì Ravenna: Udine, Forlì e Fortitudo davanti, dietro c’è una folta concorrenza
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Il girone Rosso, all’interno del quale è inserita l’OraSì, vede ai blocchi di partenza una favorita su tutte, l’Old Wild West Udine, che dopo la cocente delusione di giugno, non ha badato a spese costruendo un roster di assoluto livello: Gaspardo, Mian e un americano del calibro dell’ex Nba Briscoe mettono i friulani, con ancora coach Boniciolli al timone, una spanna avanti a tutti. Subito dietro ci son due squadre con tradizione importante: l’Unieuro Forlì ha puntato su coach Antimo Martino e su un mix tra giocatori esperti (Cinciarini e Gazzotti) e giovani in rampa di lancio (Valentini, Penna, Pollone) oltre a due americani provenienti dalla A come Adrian e Sanford. La Fortitudo Bologna, partita in ritardo, può contare su due italiani di lusso come Fantinelli e Aradori a cui ha affiancato due americani esperti della categoria, Thornton e Davis, ed un nucleo di italiani di livello come Cucci, Italiano e Panni. Altre squadre che potrebbero fare bene sono la Tramec Cento, che ha puntato su due Usa rodati come Marks ed Archie, e mantenendo il nucleo ha aggiunto una colonna come Toscano e un giocatore interessante come Zampini, la Giorgio Tesi Pistoia che ha proseguito nel segno della continuità, e la Staff Mantova che ha riportato in Italia un cannoniere come Miles e un altro ottimo americano come Ross inserendo un gruppo di italiani di livello come Palermo, Janelidze e gli interessanti Criconia e soprattutto Veronesi. Ha stupito in Supercoppa, battendo Udine e sfiorando l’impresa con Cremona, la Cestistica San Severo, fondata sul talento di Ed Daniel e di Wilson e di un manipolo di giovani italiani capitanati da Bogliardi. Intrigante anche il roster composto dalla Riviera Basket Rimini che ha riportato a casa il figliol prodigo Meluzzi e lo ha accoppiato ad altri due istintivi come Jazz Johnson e Andrea Tassinari in un reparto piccoli che si preannuncia scoppiettante mentre sotto canestri i biancorossi potrebbero pagare qualcosa anche se Ogbeide promette spettacolo. Anche Ferrara, al pari di Ravenna, ha dovuto ridimensionare: ecco quindi a disposizione di coach Leka, giovani come Bertetti e cavalli di ritorno come Amici, per una stagione che si preannuncia sofferta, al pari di quella di Chiusi che, archiviata la semifinale playoff dello scorso anno, è pronta a ripartire da Medford e da tante novità, prima su tutti l’arrivo di Bolpin. Chiude il novero delle squadre al confine tra playoff e playout la Pallacanestro Nardò che ha scommesso su italiani come Ceron e Baldasso ma che potrebbe pagare qualcosa a livello di stranieri. Sulla griglia di partenza, le squadre che sembrano partire un passo indietro a tutte sono la neopromossa Cividale che ha scelto in fase di mercato di attingere dalla serie B e di avere due stranieri «italiani» come Chiera e Pepper e Chieti che pare essere una delle più deboli e candidata alla retrocessione. (r.s.)