Basket A2, la metamorfosi di Oxilia: "OraSì solida e brillante, io sogno il quinto posto"

Stefano Pece
La stagione regolare dell’OraSì sta terminando in crescendo dopo il periodo difficile vissuto a dicembre. Nessuno in quel momento avrebbe pensato a un’OraSì che ad aprile si sarebbe ritrovata in lizza per il sesto posto, ma è questo ciò che sta raccontando il campionato al momento. La brillante vittoria sulla Stella Azzurra ha permesso a capitan Chiumenti e compagni di salire a 22 punti e tenere aperto il discorso sesto posto, anche se i numerosi recuperi in calendario cambieranno sicuramente la situazione. Intanto però i giallorossi possono godersi un lungo periodo di pausa poiché torneranno in campo soltanto il 21 aprile per il recupero con Ferrara che concluderà la stagione regolare. Il momento è ideale quindi per fare un primo bilancio del cammino effettuato fino ad ora. È Tommaso Oxilia, uno dei giocatori che ha mostrato i progressi più evidenti da novembre a oggi, a raccontare l’evolversi degli eventi: «L’inizio è stato abbastanza problematico per diversi motivi. Il Covid ci ha interrotto la preparazione all’inizio del campionato e questo da un lato non ci ha permesso di conoscerci, dal momento che eravamo quasi tutti giocatori nuovi, dall’altro ha lasciato strascichi dal punto di vista fisico nel periodo successivo. Col passare del tempo però, allenandoci insieme e giocando tante partite, abbiamo trovato la chiave di volta per il campionato e i risultati sono lì a dimostrarlo».
L’OraSì di oggi è una squadra in evidente stato di forma, fisica e mentale, molto diversa dalla squadra timorosa delle prime settimane: «In quel periodo non eravamo capaci di reagire ai risvolti negativi delle partite, un po’ perché appunto mancava ancora l’amalgama, un po’ perché noi giovani peccavamo ancora di inesperienza. Oggi siamo molto più solidi anche perché in campo c’è unità di intenti e remiamo tutti dalla stessa parte».
Una delle chiavi della metamorfosi è da individuare nell’inserimento di Rebec che ha cambiato volto alla manovra della squadra. Il play è in grado di finalizzare ma è soprattutto un uomo che gioca per facilitare il compito ai compagni: «Matic è un giocatore molto dinamico e di grande intensità - commenta Tommy Oxilia - e ha portato quella brillantezza che mancava. Si è introdotto subito nella squadra e personalmente mi trovo molto bene con lui perché anche a me piace tanto correre e in campo ci capiamo al volo».
Durante la pausa l’OraSì avrà modo di studiare a fondo Ferrara. La Top Secret giocherà altri quattro recuperi prima di quello con l’OraSì: quattro recuperi che potrebbero rendere inutile il derby ai fini della classifica, qualora Ferrara facesse almeno 6 punti, oppure vitale. La sfida inoltre è arricchita da un pizzico di interesse in più dovuto alla recente polemica sul mancato rinvio concesso dal Basket Ravenna con conseguente ricorso, poi accolto, da parte del Kleb: «Quegli avvenimenti a noi giocatori non toccano più di tanto - commenta Oxilia -. Il derby è già caldo di per se e non servono i problemi burocratici a infuocarlo ancora di più. Cerchiamo di lasciarli fuori dal campo, ciò che ci interessa è trovare il modo per battere Ferrara, nient’altro. Si tratta di una partita importante perché dobbiamo riscattare la sconfitta dell’andata. Eravamo a +18 a 4 minuti dalla fine e abbiamo perso pertanto vogliamo recuperare quei due punti buttati via».
Quella partita sarà il preludio della fase a orologio. Cancellieri ha detto addirittura che vorrebbe che fosse interpretata dai giocatori come se fosse la prima partita della seconda fase e non l’ultima della regular season. Una seconda fase alla quale l’OraSì potrebbe presentarsi da sesta, settima oppure ottava della classifica. Il che fa una enorme differenza: «La speranza è arrivare quinti. Sappiamo però che non dipenderà soltanto da noi. Non so cosa aspettarmi, soprattutto dalla fase a orologio a cui non ho mai preso parte. Ho appreso dai giornali il regolamento, ma sicuramente si tratta di una fase importante perché incontrare squadre dell’altro girone ci darà la possibilità di incrementare la nostra classifica e alzare la nostra posizione nel ranking playoff». Ma dove può arrivare questa OraSì? Oxilia non vuole porre limiti: «Per cabala preferisco non dirlo, ma la penso come i miei compagni: speriamo di arrivare più in alto possibile perché siamo un bel gruppo che sta bene insieme e lavora sodo. Vogliamo toglierci altre soddisfazioni».