Basket A2, l'OraSì debutta domenica a Veroli: "Finalmente tocca a noi: nessuna scusa, siamo carichi"

Stefano Pece
È tempo di giocare in casa OraSì ed è il caso di dire finalmente poiché la squadra giallorossa giocherà per la prima volta in campionato a dicembre inoltrato addirittura alla 6a giornata. Domenica 6 alle ore 18 è attesa in casa della Stella Azzurra Roma al PalaCoccia di Veroli. La causa del ritardo è ovviamente il contagio da Covid che ha colpito in maniera massiccia il gruppo romagnolo. Il gruppo infatti non sarà al completo domenica poiché qualcuno è ancora in quarantena. Uno dei pochi che ha vissuto in maniera marginale questa situazione è Marco Venuto, il quale era alle prese con un infortunio muscolare e non è mai entrato in contatto con i compagni, evitando quindi la quarantena fiduciaria alla quale è stata sottoposta tutta la squadra nelle due settimane precedenti alla sfida. Venuto è in ripresa e sta lavorando sulla condizione fisica per essere vicino al 100 per cento a Veroli.
Tuttavia la situazione contingente sta mostrando che la stagione sarà per gran parte del suo corso a singhiozzo, con frequenti rinvii e difficoltà di calendario: «Si tratta di una situazione particolare - ammette Marco Venuto - e non sarà certo un anno uguale a tutti gli altri. Ormai non ha più senso lamentarsene, sappiamo che sarà così per molto tempo e dobbiamo trovare il modo per poter lavorare al meglio in queste circostanze». Venuto prosegue nel suo pensiero: «Questo vale per la vita di tutti giorni e per il lavoro in palestra: bisogna adattarsi perché come è successo a noi può succedere ad altri o ricapitare di nuovo a noi. Specialmente quest’anno lo staff tecnico e medico saranno fondamentali, ma fortunatamente a Ravenna siamo seguiti in maniera eccellente e questo ci permette di tornare in condizione in breve tempo». Dal punto di vista psicologico prevale la voglia di giocare e mettersi tutto alle spalle. D’altronde i giallorossi non giocano una partita di campionato dai primi di marzo, ovvero da nove mesi: «Stiamo bene - commenta Venuto -. Non vediamo l’ora di giocare e siamo molto carichi. Stiamo bene anche fisicamente poiché la preparazione che avevamo fatto prima di questo stop non è andata perduta. Si tratta soltanto di riaccendere i motori». 
Tornando al basket giocato, domenica l’OraSì affronta un avversario inedito contro il quale non ha mai giocato prima: «È vietato accampare scuse come quella dello stop forzato di due settimane. Abbiamo avuto un’intera settimana per rimetterci in carreggiata e andiamo a Veroli per vincere, al di là delle assenze che ovviamente ci saranno. Sappiamo che sarà un campionato costellato da questo tipo di situazioni, dunque ci sarà spazio per tutti e chi andrà in campo dovrà dare il massimo».
La Stella Azzurra ha rilevato il titolo di Roseto questa estate, quando c’era la possibilità di riposizionarsi in una categoria diversa da quella disputata in precedenza e si è posizionata in serie A2 con velleità di ben figurare. D’altronde non è cambiato molto per il campionato poiché la società laziale durante la scorsa stagione aveva fornito agli abruzzesi gran parte del roster dal momento che possiede uno dei migliori settori giovanili d’Italia. 
Ed è proprio questo uno dei suoi punti di forza: «Conosciamo le sue caratteristiche - chiude Venuto -. Si affidano a un gruppo giovanissimo che fa dell’intensità e dell’agonismo le proprie armi vincenti. Noi dovremo contrastare questa intensità e se riusciremo a pareggiare la loro fisicità potremo fare risultato».