Basket A2, l'OraSì attende Mantova: "Fase a orologio come i playoff, non possiamo più sbagliare"

Stefano Pece
Dopo il crollo di Trapani, in un pranzo siciliano indigesto, l’OraSì prova a ricostruire e a ricostituirsi in vista di un girone di ritorno decisamente più complicato del previsto. La vittoria di Cento a Piacenza ha rimesso tutto in discussione poiché adesso sono in tre a giocarsi gli ultimi due posti utili per la qualificazione ai playoff. Ravenna, Pistoia e Cento si trovano tutte appaiate a 6 punti, con l’OraSì leggermente avvantaggiata dagli scontri diretti, ma non c’è nulla da festeggiare, soprattutto dopo la pessima performance offerta in Sicilia. Uno dei pochi che sta tenendo un rendimento costante è proprio il capitano, Alberto Chiumenti. Quasi 12 punti, 6 rimbalzi e 2 assist di media per lui nella fase a orologio: «Il mio stato di forma? Deriva dal fatto che mi sono sempre allenato con costanza - ammette -. Sono contento di come sto, ma quando arrivi a una certa età vuoi giocarti tutte le possibilità al massimo perché sei consapevole del fatto che il momento è adesso e non domani. Tuttavia il mio obiettivo finale non è ben figurare, ma portare Ravenna ai playoff».
Capitan Chiumenti ammette le colpe della squadra a Trapani, ma è convinto che non sia questa la vera OraSì: «Meriti loro e demeriti nostri sono alla pari secondo me. Trapani ha fatto una delle sue migliori partite e contemporaneamente noi una delle peggiori. Se non fai canestro in attacco e non difendi, a pallacanestro è facile che perdi, questa è stata la nostra partita. Sono convinto però che sia stato solo un episodio sul quale non dobbiamo rimuginare troppo».
Dopo tre partite si può già tracciare un piccolo bilancio e Chiumenti la pensa così: «Siamo dove volevamo essere. Abbiamo vinto una bella partita in casa con Piacenza e abbiamo fatto buone cose anche a Mantova, anche se abbiamo perso. Con Trapani è andata come è andata, ma il bilancio è positivo».
Nonostante la fiducia, quella odierna non sembra essere l’OraSì ammirata nelle ultime otto partite della regular season. La squadra appare un tantino in affanno: «Io non penso che a Trapani si sia trattato di una questione fisica e non credo nemmeno che la squadra sia in debito di ossigeno - sottolinea Chiumo -. A volte la forma fisica te la fanno vedere le vittorie. Siamo in palestra dal 20 agosto, ma non per questo abbiamo finito la benzina».
È indubbio però che rispetto alla fine della stagione regolare l’asticella si sia alzata: «Quando le squadre si giocano qualcosa è normale che il livello si alzi - afferma il capitano -. Non voglio paragonare questa fase a orologio ai playoff, ma quasi. Sono partite senza domani e devono essere vissute come tali. Noi dobbiamo essere più cinici e spietati perché il tempo sta finendo e questo è il momento di tirare fuori il meglio».
Comincia il girone di ritorno proprio con Mantova, che farà visita all’OraSì domenica 9 maggio al PalaCosta alle ore 18. Una vittoria avvicinerebbe i giallorossi ai lombardi e terrebbe aperto anche il discorso secondo posto. Di certo la squadra avrà studiato la partita di andata con molta attenzione. Mantova, dopo avere battuto Ravenna in volata, ha vinto all’overtime anche con Pistoia, dunque è una squadra che gioca fino al 40’ e oltre: «Non credo però che dovremo preoccuparci troppo dell’avversario, dobbiamo invece pensare a fare bene quello che sappiamo fare. Mantova è una squadra esperta e l’esperienza in questo tipo di partite conta quasi più del talento. Abbiamo visto cosa può fare e sappiamo quindi quanta attenzione dovremo mettere in campo». Dopo la sfida di andata, il gm Trovato aveva affermato che con tre vittorie i playoff sarebbero stati quasi sicuri. Ne mancano due: «Forse possono bastare, ma non bisogna fare calcoli - chiude Chiumenti -. Come dicevo, sono tutte partite da dentro o fuori e bisogna interpretarle in questa maniera. La società e tutti noi abbiamo l’obiettivo dei playoff e vogliamo arrivarci a tutti i costi, soprattutto dopo la stagione travagliata che abbiamo vissuto».