Basket A2, l'analisi delle avversarie dell'OraSì: Verona e Forlì favorite

Sandro Camerani
Il girone Rosso è il solito rebus, ma rispetto ad un anno fa di qualità inferiore, perché Napoli è salita al piano di sopra e Udine è stata spostata al tavolo Verde. L’OraSì è reduce da una stagione abbastanza incredibile: debilitata dal Covid ma deludente nella regular season, nei playoff è uscita all’ultimo secondo di gara 5 a Tortona, squadra poi salita in A1. In estate il mercato è stato gestito con oculatezza ma necessariamente al risparmio, Gazzotti al posto di Chiumenti non è un ripiego, Berdini promette molto e su Arnaldo abbiamo avuto il parere positivo di Boniciolli. Cinciarini ha un anno in più, ma può fare ancora la differenza. Tra seconda fascia (quarto-settimo posto) e terza (fino al decimo) decideranno gli americani. La preseason ha detto poco, in verità, per quel poco però a Tighlman si chiede di essere più preciso al tiro e a Sullivan di sfruttare il suo atletismo contro i 4 più muscolati ma meno agili che troverà di fronte. Ecco la griglia di partenza.

PRIMA FILA
VERONA e FORLI’
La Tezenis ha due certezze assolute, in panchina (Ramagli) e in campo (Rosselli, sempre un totem nella categoria), oltre a Candussi e Pini nel reparto lunghi e l’affascinante coppia Anderson-Johnson. Favorita. Quanto a Forlì, ha cercato di sistemare quello che è andato storto negli scorsi playoff, perché essere usciti contro Roma brucia ancora, soprattutto dopo aver visto salire Tortona… Roster lungo quanto serve, obiettivo A1.

SECONDA FILA
SCAFATI e FERRARA
In Campania vogliono riprovarci e Clarke, già noto in Italia, è una certezza, mentre Ed Daniel in A2 ha già fatto la differenza a Bologna, quando arrivò a 40 minuti dalla promozione con la Fortitudo operaia di Raucci, Italiano e dei «cinni» Candi e Montano. A Ferrara, mentre andiamo in stampa, non sappiamo ancora se un giocatore forte come Vencato avrà avuto l’ok dai medici per sostituire il lungodegente Zampini. Pacher e Fantoni sono certezze e Mayfield intriga.
TERZA FILA
CENTO e RAVENNA
Con la riapertura al pubblico gli ultras biancorossi sapranno come motivare squadra (e talvolta arbitri…) ma criticarla aspramente quando serve (chiedere a Chiumenti).  James e Barnes sono interessanti, Moreno è annunciato in ripresa, Gasparin il suo lo farà e Dellosto, bontà sua, se potrà a 21 anni dovrà poi esplodere. Di Ravenna si è già detto, Lotesoriere ha fatto un’ottima gavetta e merita fiducia.

QUARTA FILA
CHIUSI e LATINA
A Chiusi, buoni gli usa Medford e Wilson, solidi gli italiani Mei ed Ancellotti. Sulla carta è una neopromossa che difficilmente tornerà al piano di sotto. Latina resta una solida mestierante della categoria, Henderson è il giocatore di riferimento mentre Bozzetto e Fall dovranno tirare giù rimbalzi e Passera rendere la squadra di Gramenzi meno prevedibile.

QUINTA FILA
FABRIANO e CHIETI
Lo Janus conta su un paese (Fabriano, appunto) che ha tradizione e respira basket, sui canestri di Smith e la fisicità di Davis. Il settore italiani vanta l’esperienza di Baldassarre e Marulli. Certo, se in extremis dovesse arrivare Campani. Chieti è la classica bomba a mano, un po’ come il suo nuovo acquisto Amici, può esplodere ai danni degli altri oppure di se stessa. Cameron Jackson sarà il totem, Ancrum il punto interrogativo, Meluzzi il cecchino.
SESTA FILA
EUROBASKET e S. AZZURRA
Roma a braccetto, si fa per dire visto che entrambe le squadre saranno costrette ad emigrare, temporaneamente o stabilmente. L’Eurobasket è stata la sorpresa dei playoff, quando si trovò in mano tutti i jolly presenti in un mazzo di carte. Questa volta intrigano gli Usa Gage e Hill ma soprattutto il baby Schina, plasmato da Boniciolli e ora in odore di consacrazione. Quanto alla Stella Azzurra, l’ex Ravenna Trovato ha subito messo esperienza con Jackson, Raspino e Marcius. Per il resto, spazio come sempre ad un settore giovanile folto e generoso.

SETTIMA FILA
NARDO’ e SAN SEVERO
La Puglia in coda, ma per esserlo solo nei pronostici. Faticherà a farlo la ripescata San Severo, che forse non ha fatto in tempo a costruire un roster all’altezza, anche se Ty Sabin ha fatto una buona preseason. Sulla carta meglio Nardò, che giocherà a Brindisi ma su un campo comunque molto caldo che dovrà fare la differenza nei match alla portata, come del resto Poletti, Fallucca e Jazzmarr, e Ferguson tornato dalla Grecia.