Basket A2, il coach romagnolo Cavina e il debutto dell'OraSì ai playoff: «Due filosofie diverse a confronto: ecco tutte le chiavi di OraSì-Torino»
Riccardo Sabadini
È tutto pronto per i playoff per l’OraSì Ravenna: sabato 7 a Faenza si alzerà il sipario sulla post season dei romagnoli che si troveranno opposti proprio ad una delle squadre che hanno affrontato durante la fase ad orologio, la Reale Mutua Torino, sconfitta per 75-69 al termine di una gara tiratissima. I piemontesi, retrocessi in sesta posizione con la sconfitta casalinga di domenica contro Cento, hanno reinserito il playmaker Trey Davis, assente al Pala Cattani, e sono pronti a dare battaglia. E chi meglio di colui che li ha condotti fino all’ultimo atto anno scorso può introdurci questa serie? Demis Cavina, tecnico romagnolo che conosce perfettamente anche Ravenna, in gialloblu ha sfiorato la promozione nella stagione 2020-2021, uscendo sconfitto in gara5 contro Tortona solamente negli ultimi secondi.
Coach, ci dica qualcosa su questa serie tra Ravenna e Torino.
«Ravenna ha fatto un campionato esaltante per una serie di motivi, non ultimo il fatto che si è confermata nella fase finale della regular season e dell’orologio e questo è sinonimo di grande solidità; questa solidità la si vede nel come gioca la squadra, nella capacità di vincere quasi tutte le partite punto a punto, segno di idee chiare e gerarchie. L’OraSì è stata sicuramente la rivelazione del campionato per la continuità di risultati. Su Torino ci son state grandissime aspettative, anche la società non si è mai nascosta. Per certo sono stati limitati da infortuni e da episodi non favorevoli in partite punto a punto, ciò nonostante resta una squadra di grandissimo potenziale e soprattutto di grandissima fisicità ed esperienza. Ho visto il match della fase ad orologio, sono squadre con armi diverse ma che possono mettersi in difficoltà reciprocamente per cui sarà una gran bella serie, tutta da vivere».
Quali saranno le chiavi della sfida?
«Torino contro Ravenna sono due filosofie di gioco: Torino ottiene le cose migliori quando riesce a correre e trovare soluzioni in transizione nei primi otto secondi dell’azione, anche esplorando il post basso. È una squadra di stazza ma tutti i giocatori possono far canestro da fuori e questo consente di allargare il campo. Ravenna è sicuramente meno fisica ma riesce ad attaccare con un basket più ragionato, ribaltando anche un paio di volte il lato, perché ha giocatori come Tilghman e Cinciarini capaci di attaccare negli ultimi otto secondi dell’azione trovando soluzioni per sé e per i compagni. Entrambe le squadre hanno linee chiare ma ne nascondono altre. Un aspetto che sarà fondamentale per mettere sotto l’avversario sarà il controllo dei rimbalzi e soprattutto il numero di palle perse: chi riuscirà a vincere in queste voci statistiche ha buone probabilità di vincere la serie».
OraSì contro Reale Mutua è anche Alessandro Lotesoriere contro Edoardo Casalone, due allenatori alla prima esperienza da head coach che stanno facendo molto bene.
«Lotesoriere lo conosco meno, ho imparato durante questa annata ad apprezzarlo come capo allenatore, mi sorprende sempre la sua calma e la pacatezza con cui riesce a stare in panchina e la sua tranquillità è un aspetto che trasferisce ai giocatori, credo sia uno dei fattori delle vittorie punto a punto della squadra. Edoardo invece lo conosco piuttosto bene, ha iniziato con me da assistente allenatore a Tortona, è un grandissimo professionista».
Cavina, chi sarà promosso?
«Le due favorite sono Scafati e Udine. Si è parlato poco di Scafati ma questa squadra ha dominato la regular season e si è rinforzata con Cournooh. Udine è una corazzata, ha vinto la Coppa Italia. I playoff fanno storia a sé ma il dato di fatto è che qualcuno deve andare a battere queste squadre in casa ed i numeri della regular season dicono che non è un’impresa facile: Scafati è imbattuta, Udine ne ha persa una».