Basket A2, formula, scontri diretti e playout: ecco perchè l’OraSì può salvarsi

Riccardo Sabadini
Per la prima volta da quando è stata promossa nel basket che conta, l’OraSì si trova invischiata nella lotta per non retrocedere. Una situazione inedita per la squadra giallorossa che ha dovuto fare i conti con un budget ristretto e con una squadra non all’altezza delle precedenti, che sta deludendo i tifosi e che non sta ottenendo risultati, come testimoniato dai soli 8 punti conquistati in sedici partite disputate.

MISSIONE SALVEZZA
Una domanda sorge spontanea: come deve fare l’OraSì per provare a salvarsi in un campionato così difficile e con un roster così modesto? Banalizzando la questione, sarebbe sufficiente che la squadra iniziasse a vincere le partite. In realtà quest’anno c’è una formula particolare che viene in soccorso agli uomini di coach Lotesoriere e che andiamo ad analizzare nel dettaglio. Vista l’imminente riforma dei campionati, saranno complessivamente ben cinque le retrocessioni, una in meno del previsto a causa dell’esclusione estiva dall’A2 dell’Eurobasket Roma, che ha di fatto mutilato il campionato. Il girone Verde, infatti, vedrà le squadre disputare 28 partite contro le 30 delle partecipanti al girone Rosso. Non ci sarà però nessuna retrocessione diretta, ma le ultime cinque del girone Rosso e le ultime quattro classificate del girone Verde prenderanno parte ad un girone all’italiana dove le squadre si porteranno dietro i punti degli sconti diretti dalla regular season. Al termine di questo gironcino (dove le squadre del girone Verde giocheranno dieci partite contro le sole otto del girone Rosso) le prime due saranno salve, le ultime tre retrocederanno, mentre le restanti quattro si sfideranno in un playout che decreterà le ultime due retrocesse.

LE PARTITE CHIAVE
Il sogno dell’OraSì è quindi centrare il nono posto che le consentirebbe di essere tranquilla, quel nono posto al momento occupato da Rimini e distante ben 6 punti; al momento la salvezza diretta pare essere una chimera, quindi diventa fondamentale concentrarsi sul calendario. Non tutte le partite, infatti, hanno lo stesso peso specifico, gli scontri diretti valgono doppio perché i punti accumulati verranno portati dietro nella seconda fase. Bene in tal senso la vittoria netta contro Chieti ed indolore la sconfitta con Cividale, che al momento veleggia nelle zone nobili della classifica. Chiusi e Rimini in casa, Mantova e San Severo in trasferta: ecco le partite che l’OraSì deve cerchiare in rosso sul calendario e provare assolutamente a portare a casa per mettersi in una posizione privilegiata nel playout. Se invece l’obiettivo è la salvezza diretta servirà centrare qualche colpo contro le prime forze della classe, nella fattispecie Forlì e Fortitudo che arriveranno al Pala De Andrè oppure lontano da casa contro l’Apu Udine, Cento, Ferrara o Nardò, avversario di domenica prossima nella lunga trasferta in terra pugliese. Ciò che è certo è che l’atteggiamento dovrà essere molto diverso rispetto a quello remissivo visto contro Cividale: i giallorossi devono cercare di avere continuità ed hanno bisogno di avere qualcosa di più in primis dai propri Usa che stanno continuando a deludere, al punto da spingere la dirigenza a fare valutazioni per un’eventuale sostituzione. Lewis in particolare, con la sua scarsa incisività e la sua indolenza, è nel mirino dei tifosi che gli contestano un approccio troppo soft e un rendimento non all’altezza di quanto richiesto da questa OraSì versione 2022-23 che dovrebbe saper soffrire e sbucciarsi le ginocchia ed invece troppe volte ha un atteggiamento supponente e sufficiente. Se si vuole svoltare la stagione si deve partire proprio da qui: e sarà tutto da vedere se saranno sufficienti gli effettivi a disposizione di coach Lotesoriere o la dirigenza dovrà fare ricorso a qualche nuovo innesto.