Basket A2 donne, l'E-Work riabbraccia Caccoli: "Sono emozionata e carica"
![basket-a2-donne-le-work-riabbraccia-caccoli-quotsono-emozionata-e-caricaquot](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1593614417_ss47caccoli.jpg&w=420&h=248)
Luca Del Favero
Bentornata Silvia. Dopo quasi un anno l’E-Work riabbraccia Silvia Caccoli, pronta a ritornare in campo dopo essere stata ferma per un’intera stagione per un problema fisico. Per l’ala lughese classe 1986 è finito un vero e proprio incubo iniziato lo scorso agosto e continuato mese dopo mese, che non le ha permesso di vivere da protagonista una delle migliori stagioni disputate dalla società. Una vera disdetta per la bandiera del club che veste questi colori sin dal 2011 quando la società era ancora a Lugo, togliendosi in questi anni la soddisfazioni di vestire i gradi di capitano e di debuttare in serie A2: «Finalmente potrò ritornare a giocare e non vedo l’ora - afferma Caccoli -. La scorsa settimana i medici mi hanno dato il via libera definitivo per ricominciare e hanno posto fine ad un periodo davvero brutto della mia carriera e della mia vita».
Quando ha avvertito i primi problemi fisici?
«Tutto è iniziato lo scorso agosto dopo l’inizio della preparazione atletica. Ho avvertito un problema fisico durante un allenamento e dopo alcuni accertamenti medici mi dissero che sarei dovuta restare fuori per tutta la stagione. È stato un brutto colpo, perché non me lo sarei mai aspettato, ma mi sono messa con pazienza e determinazione per recuperare il prima possibile, come feci già da giovane dopo aver subito una grave distorsione alla caviglia».
Come ha reagito a questa notizia?
«Quando mi sono resa conto che il percorso di riabilitazione sarebbe stato lungo, mi sono armata di pazienza per affrontare al meglio questa situazione. In un primo momento i medici mi hanno detto di fermarmi, poi gradualmente ho iniziato a fare attività, Quando mi hanno dato il via libera per correre è stata una piccola liberazione, perché almeno potevo tenermi in movimento e sostenere una parvenza di allenamento».
Ha vissuto insomma una stagione da tifosa: come è stata?
«Non avrei mai creduto di soffrire così tanto dalla tribuna. Per tutta la stagione sono sempre stata vicina alla squadra, seguendo gli allenamenti e ovviamente le partite dove incoraggiavo le compagne dal primo all’ultimo minuto: sono state davvero brave e peccato che il campionato sia terminato sul più bello».
A settembre inizierà la sua nuova carriera: cosa si aspetta dalla prossima stagione?
«Sono emozionata al pensiero e allo stesso tempo molto carica. Spero di poter dare alla squadra il mio contributo, rendendomi utile allo scopo comune, che è quello di dare sempre il massimo. E poi non vedo l’ora di giocare nuovamente al PalaBubani».
Caccoli è l’ultimo tassello del puzzle dell’E-Work e andrà a rinforzare il reparto lunghe che già può contare sulle pivot Serena Soglia e Liga Venta e l’ala Lucia Morsiani. Le altre giocatrici faentine sono le playmaker Rachele Porcu, Licia Schwienbacher e Arianna Meschi, le guardie Sara Franceschini e Greta Brunelli e le ali Federica Franceschelli e Simona Ballardini.
La seconda buona notizia della settimana arriva dal Consiglio Federale che ha ufficializzato il ripescaggio di Campobasso in A1: un avversario pericoloso in meno per l’E-Work sulla strada verso la promozione.