Basket A2 donne, l'E-Work incrocia la mina vagante Patti: "Siciliane in fiducia e molto pericolose"
Luca Del Favero
Passa dalla Sicilia la strada che porta l’E-Work in serie A1. Le faentine affronteranno in semifinale l’Alma Patti, serie che inizierà in trasferta sabato alle ore 20 con gara1 e che continuerà poi a Faenza mercoledì 26 (ore 20.30) per gara2 ed eventualmente sabato 29 maggio a Faenza per gara3 (ore 16). Una sfida che nessuno avrebbe pronosticato vista la griglia playoff, ma i quarti di finale sono stati all’insegna delle sorprese, perché se Patti ha eliminato in due gare Umbertide, quarta testa di serie, Selargius ha fatto ancora meglio con Brescia (seconda) e ora affronterà San Giovanni Valdarno, che a sua volta ha avuto la meglio su Pistoia. Pratica chiusa in due gare anche per l’E-Work con La Spezia, ma le faentine hanno dovuto soffrire, tanto che coach Diego Sguaizer si aspetta un atteggiamento differente dalle sue giocatrici nelle prossime due gare: «La serie con La Spezia ha confermato che abbiamo un ottimo impianto difensivo - afferma il coach di Faenza - che ci permette di restare uniti anche nelle difficoltà. Da rivedere è invece l’attacco, perché tiriamo con percentuali davvero basse anche nei tiri liberi».
Come si spiega questo problema?
«Credo sia un discorso soprattutto mentale, perché davanti alle difficoltà perdiamo fiducia e iniziamo a costruire tiri affrettati e senza convinzione. La dimostrazione che è tutta una questione di testa è che quando poi iniziamo a segnare e ci sblocchiamo, il canestro arriva senza problemi».
Bisognerebbe che tutte fossero come Ballardini, che in gara 2 è stata una incredibile leader carismatica…
«Esatto, Simona deve essere un esempio per tutte quante, perché quello deve diventare il nostro modo di giocare. Bisogna essere sempre aggressivi e lottare su ogni pallone senza avere paura di sbagliare in attacco, pensando che se anche un tiro non entra, almeno si ha la consapevolezza di averci provato. Quando poi si gioca con determinazione si ha inoltre maggiore possibilità di subire fallo e di conquistare tiri liberi».
Come si spiega le tante big uscite al primo turno?
«Credo che in questo momento della stagione l’esperienza faccia la differenza. Patti ad esempio è una squadra che ha tante giocatrici che da anni giocano ad alti livelli e che hanno conquistato promozioni. Selargius invece si è fatta trovare in grande forma e ha così eliminato Brescia, mentre San Giovanni Valdarno era favorita con Pistoia. Il nostro era il quarto più difficile, ma come dicevo qualche settimana fa, La Spezia avrebbe meritato un piazzamento migliore senza i problemi legati al Covid».
E ora c’è Patti: che serie si aspetta?
«Molto difficile, perché affrontiamo una squadra in fiducia che è cambiata molto nelle ultime settimane. Ha inserito una giocatrice di grande livello fisico come Llorente in un gruppo che atlete come Cupido, Galbiati e Verona che hanno giocato tante volte i play off vincendo anche l’A2. Sarà dura, ma siamo pronti».