Basket A2 donne, il campionato si ferma: "E-Work, giusto chiudere la stagione ma ora servono aiuti dalla Federazione"
Luca Del Favero
«Questa è la fine, bellissima amica. Questa è la fine, mia unica amica. La fine dei nostri elaborati piani». La prima strofa della stupenda The End dei Doors fotografa la situazione della pallacanestro femminile, destinata a giorni a terminare la stagione a causa del coronavirus. Il presidente Protani si è reso conto che la lotta contro i mulini a vento per terminare i campionati inventandosi forme cervellotiche e provare una corsa contro il tempo, che avrebbe messo sempre più pressione e angoscia agli addetti ai lavori, non aveva senso e così ha deciso di scrivere la parola «fine» chiedendo ufficialmente alla FIP la sospensione e l’annullamento dei campionati di serie A1 e A2. Un modo per poter già pianificare la prossima annata sportiva, dove ai nastri di partenza potrebbero mancare molte delle attuali iscritte ad entrambi i tornei. Una decisione che azzera il grande campionato dell’E-Work, ma anche se gli annali e le statistiche non lo ricorderanno, resterà per sempre scolpito nel cuore dei tifosi. «Ringrazio le giocatrici e lo staff tecnico per l’incredibile stagione che stavano disputando - spiega il presidente Mario Fermi -. Avevamo vinto tante scommesse come quella di puntare sulle giovani Soglia e Baldi e non sulla straniera e siamo riusciti a creare un gruppo che ha tenuto testa anche alle big. Di fronte alla salute, però, lo sport passa in secondo piano ed è stato giustissimo che la Lega abbia deciso di bloccare tutto».
Ritornare in campo sarebbe stato utopico?
«Senza dubbio. Intanto perché non ci sono certezze riguardo alla ripresa delle attività tanto che ad oggi non ci si può neanche allenare, poi non credo ci fossero le garanzie sanitarie per la sicurezza. Senza dimenticare che a livello psicologico non sarebbe stato semplice giocare per le giocatrici».
Avete già dato il rompete le righe alla squadra?
«Da un paio di settimane le giocatrici sono rientrate a casa e si stanno allenando con dei programmi di lavoro che ha inviato loro il preparatore. Presto parlerò con ognuna di loro e spero che molte rimangano a Faenza».
L’idea della Lega di disputare la Coppa Italia comunque a fine giugno è assurda: cosa ne pensa?
«Sono certo che quando ci sentiremo in videoconferenza con la Lega e le altre società si prenderà la decisione di rinviarla a settembre come primo appuntamento della stagione 2020/21, ipotesi che tra l’altro Protani aveva accennato».
Come ripartiranno la pallacanestro femminile e l’E-Work?
«Di sicuro la Federazione dovrà venirci incontro abbassando i costi e le tasse, perché sarà dura sostenere certi costi in un momento di grave crisi economica per tutti. Poi bisognerà trovare sponsor e al momento non credo che lo sport sia il primo pensiero di tante aziende in difficoltà. Noi lavoreremo come sempre per esserci anche il prossimo anno».
Cosa le resterà nella mente di questa stagione?
«Oltre ai risultati, la capacità della squadra di saper convivere con le difficoltà. Ad inizio anno siamo dovuti andare a giocare e ad allenarci a Castel Bolognese, poi siamo rientrati al PalaBubani a gennaio, ma nessuna ha mai risentito di questa situazione dando sempre il massimo. È stato questo spirito che ci ha permesso di disputare una simile annata».